Quando mi sono trasferita a Miami credevo fosse negli Stati Uniti. Nel giro di poche settimane ho avuto il mio shock culturale perche’ mi sono ritrovata immersa in una cultura che non aspettavo, non era americana, e non mi piaceva!!
Non e’ stato facile. Ora ci rido sopra, ma se ci penso ho dovuto fare una fatica doppia. Se un qualsiasi emigrato deve dimenticarsi le proprie abitudini e la propria lingua per acquisirne una nuova, qui e’ tutto raddoppiato. E mentre arranchi ad imparare la lingua ufficiale, l’inglese, e cerchi di capire la cultura americana, vivi, vai a passeggio e fai compere in una citta’ dove chiunque usa la scorciatoia dello spagnolo, e su questa ti misura senza pieta’.

Ogni volta che conosco una persona di origine ispanica questa mi chiede: “Ma lo spagnolo lo sapevi gia’?”
Sono stata costretta ad imparare lo spagnolo per comunicare un minimo con le maestre del nido. A Miami c’e’ tutto uno strato sociale che sa perfettamente che l’inglese, qui, non serve a nulla. A Miami e’ possibile ignorare lingua e costumi americani. Perfino la burocrazia ti viene incontro, comunicando in spagnolo e creolo. Ed e’ molto arricchente riuscire a saltare da una lingua all’altra.
A Miami in realta’ ci sono tante culture. Il creolo, appunto, e’ parlato dagli haitiani, che qui sono tanti, e molti di loro parlano anche il francese. E gli ispanici non sono affatto accomunati da una lingua: come potete immaginare, essendo una delle lingue piu’ diffuse sul pianeta, tra un Ecuadoriano ed un Panamense c’e’ una differenza abissale, e loro due non si capiscono quasi con uno spagnolo di Madrid.
E la lingua e’ solo lo specchio di una cultura. Dietro ci sono attitudini e modi di pensare che spesso si danno per scontati, ma non sono affatto facili da assimilare, soprattutto quando il trasferimento arriva in una eta’ non proprio giovane.
Volete sapere come si vive in una citta’ cosi’ molteplice? Vi racconto alcuni particolari nel mio post, clicca qui sotto!
Tiziana, Miami