Le sofferenze di George Washington

Oltre ad essere stato il primo presidente degli Stati Uniti, George Washington fu anche una delle prime persone a portare una protesi dentale mobile.

Nonostante avesse la fama di essere un grande condottiero, nella realtà purtroppo era una persona cronicamente debole e sofferente.

Da bambino si ammalò della temutissima difterite, poi di malaria e più avanti di vaiolo, del quale portava i segni in viso.

Probabilmente una delle conseguenze dei preparati mercuriali che gli furono somministrati per le gravi patologie nell’infanzia, fu la sterilità, infatti non ebbe mai figli suoi, ma solo adottivi.

L’altra conseguenza fu quella a carico dell’apparato odontostomatologico. Per tutta la vita soffrì di mal di denti, infezioni, ascessi, carie, periostiti a carico della mandibola, stomatiti e gengiviti.

A 22 anni gli fu strappato il primo dente, poi furono estratti gli altri col ritmo pressoché costante di uno all’anno, e alcuni li perse spontaneamente per piorrea.

Quando divenne presidente a 57 anni gliene era rimasto uno solo: un premolare inferiore sinistro.

Questa mancanza di denti preoccupava molto George Washington a tal punto che in occasione della sua investitura, durante il ritratto ufficiale, mise del cotone all’interno delle labbra così da non far notare la mancanza dei denti.

Tutte queste infezioni gli portarono una deformazione edematosa della guancia destra che è piuttosto evidente in alcuni ritratti, in particolare in quello che è stato riprodotto sulla banconota da 1$.

Washington si fece fare innumerevoli dentiere alle quali trovava difficile adattarsi. Solitamente erano costituite da una base d’avorio su cui venivano fissati denti umani legati fra loro con filo d’oro. Ma ne ebbe anche altre con denti di vari animali, denti ricavati da quelli di mucca, da quelli di ippopotamo, alternati a denti suoi. Queste dentiere però non servivano per masticare, ma erano solo di facciata.

Purtroppo erano dolorose da indossare e gli provocavano flogosi osteogengivali recidivanti. Le dentiere coi denti d’avorio tendevano ad avere delle discromie che si accentuavano col tempo e a prendere un odore e un sapore sgradevoli. Quelle di denti umani invece rimanevano inalterate.

Nelle occasioni ufficiali il presidente si limitava a sorseggiare delle minestre per poi congedarsi con qualche pretesto di compiti urgenti.

La collezione di dentiere di Washington si può ammirare al museo di Mount Vernon, cittadina della Virginia dove egli si ritirò quando lasciò definitivamente la scena politica.

Un giorno di dicembre del 1799 decise, nonostante il maltempo, di effettuare una lunga ispezione nella sua fattoria. Rimase molte ore esposto al freddo e alla pioggia. Infine tornò a casa e cenò senza cambiare gli abiti bagnati. L’indomani mattina si svegliò con i sintomi di un’influenza, febbre alta e laringite.

La notte successiva ebbe difficoltà respiratorie e dolore alla deglutizione. Gli vennero effettuati diversi salassi e morì per la forte disidratazione e per asfissia.

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