Da mamme a moms, che trasformazione!

Crescere i figli all’estero è differente dal crescere i figli in Italia. Per un genitore italiano all’estero lo è ancora di più, perché ci troviamo a confrontare come siamo cresciuti noi e come crescono i bambini nei nostri paesi adottivi.

Osserviamo, ci facciamo delle domande e alla fine, permettetemi di dirlo, cadono tante certezze granitiche che ormai fanno parte del nostro DNA italico e che invece riusciamo a lasciarci dietro, senza rimpianti.

Oppure no.

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La mia esperienza riguarda gli Stati Uniti: mia figlia è nata qui ed è cresciuta sempre a contatto con bambini americani ed io mi sono rapportata con le mamme americane, quelle che incontravo al parco, quelle della scuola e le mamme degli amici di mia figlia (anche ora). I bambini statunitensi sono differenti dagli italiani perchè i genitori sono diversi, hanno priorità diverse e danno importanza a cose diverse.

Lo dico nel bene o nel male, perchè non è che tutto all’estero sia perfetto ed è in Italia che si sbaglia, ma le differenze sono chiare e ne dobbiamo tenere conto.

Questo mese vi parlo di questo argomento con un racconto ironico, che non vuole assolutamente essere una critica, perché amo il mio paese adottivo, gli Stati Uniti, così come amo l’Italia.

Ma poiché vivo all’estero da tanti anni, sono in quella posizione privilegiata in cui ho potuto confrontare e usare il meglio di entrambi i modi di vivere. Alla fine di errori ne ho fatti comunque, ma ci ho provato! Più passa il tempo però e più mi sto americanizzando.  Avvicinandomi ormai ad un’età in cui posso essere nonna, mi faccio la domanda se sarò una nonna americana o una nonna italiana. Sarò: granny o nonna? Voi che ne dite?

Claudia, Un’alessandrina in America

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