Il primo abitante italiano degli Stati Uniti

Mentre molte persone pensano al popolo americano come discendente del ceppo nordeuropeo, milioni di americani moderni discendono in realtà da immigrati italiani. In effetti, gli italoamericani sono il quarto gruppo etnico più grande d’America.

Lo Stato di New York è fondamentalmente uno Stato di immigrati. Già nel 1640, quando New Amsterdam aveva meno di mille abitanti, per le strade si parlavano diciotto lingue diverse. A metà del 19° secolo, a New York arrivavano più immigrati che in qualsiasi altra parte della contea e anche oggi gli immigrati più recenti, scelgono di far casa nello Stato di New York.

Ad Albany, c’è la sede dell’American Italian Heritage Association and Museum, il più grande museo italoamericano dell’America dell’est, che ospita dieci sale con mostre e un negozio di souvenir.

La missione del museo è onorare gli immigrati italiani, raccontare la loro storia e il contributo degli italoamericani.

Il fondatore e presidente del museo racconta che i primi italiani arrivati nel 1635, giunsero insieme agli olandesi e molti si trasferirono ad Albany. Molti di coloro che arrivarono dall’Italia, vissero inizialmente a New York City, ma sentirono poi parlare di opportunità nell’Upstate New York. Alcuni di loro erano agricoltori e coltivavano prodotti diversi, ma c’erano anche diverse fabbriche, le ferrovie, i canali e i mulini che attirarono lavoratori italiani in diverse città a nord di New York.

Il primo italiano a risiedere in America fu Pietro Cesare Alberti, un marinaio veneziano che, nel 1635, si stabilì in quella che all’epoca era la colonia olandese di New Amsterdam, oggi New York City. Salpò a bordo di una nave olandese e sposò una donna vallone con cui ebbe sette figli. Dopo aver ottenuto una concessione di terra dagli olandesi, gli Alberti iniziarono a coltivarne 40 ettari a Brooklyn, fino a quando Pietro e Judith vennero uccisi in un’incursione indiana nel 1655. Ai figli tutti minorenni rimasti orfani, venne assegnato un tutore.

Essi mantennero il loro cognome originale, che fu però trasformato dagli olandesi e successivamente dagli inglesi in Albertis, Alburtis e Burtis, cognomi ancora oggi presenti nel tessuto americano, specialmente nell’area compresa fra Long Island e il New Jersey a testimoniare, nella maggior parte dei casi, la discendenza da Pietro Cesare Alberti.

Sabrina, Dodo e Mimi alla scoperta dell’America

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