Un giorno nel parco di Governors Island: la vista migliore su New York, immersi nella storia e nella natura.

Un forte di inizio ‘800 di fianco ad un profumato campo di lavanda, una caserma storica ed una magnifica villa d’epoca, una scuola marittima pubblica (che il sindaco Eric Adams ha appena deciso di ampliare con diversi nuovi edifici tra cui un Centro per le Soluzioni sul Clima), un campo-avventura estivo per bambini decisamente alternativo ed un famoso centro benessere italiano: sono cose che non vi aspettate a New York, eppure esistono tutte sull’incredibile Governors Island, un luogo verdissimo pieno di storia e situato in uno dei punti più belli e panoramici della baia della città, alla confluenza dell’Hudson e dell’East River, all’ombra della Statua della Libertà.

Governors Island, la migliore vista su New York

Sfruttata per molto tempo dalla tribù nativa-americana dei Lenape come terreno di caccia e per il raccolto, l’isola ebbe fin dalla colonizzazione olandese (che la occuparono come primo avamposto del territorio di New Netherland) un ruolo strategico nella storia militare di questa zona, diventando poi, durante la guerra d’indipendenza, un accampamento delle guarnigioni dell’Unione (che comprendeva anche un ospedale, una chiesa, una prigione e un cimitero) e in seguito, per quasi due secoli, base della difesa dell’esercito americano, subendo diverse importanti modifiche architettoniche e paesaggistiche che la rendono oggi veramente un museo a cielo aperto. Fu nel 1903 uno dei primi aeroporti del mondo, dal momento che i fratelli Wright la scelsero come pista di decollo e atterraggio per uno dei loro primi temerari voli intorno alla città, con la meraviglia di un pubblico speciale, quello dei passeggeri della leggendaria Lusitania. Pochi anni dopo fu ampliata dagli originali 25 a 70 ettari grazie alla terra ricavata dalle gallerie della prima, lunga linea della metropolitana di New York e fu ridisegnata di nuovo con lo scopo di ospitare anche un cinema, un campo da golf e una scuola per i soldati (l’amatissimo sindaco di NY, Fiorello LaGuardia, la propose negli anni 30 persino come sede dell’aeroporto principale della città, ma il progetto non fu mai approvato dal consiglio). L’isola arrivò ad avere una popolazione fissa di 5,000 abitanti e rimase in funzione, con l’ultima fase che l’ha vista come centro di comando amministrativo e poi base della Guardia costiera, sino alla fine degli anni ’80, ospitando, tra gli altri eventi anche un summit fra Reagan, Bush e Gorbachev.

Fu solo però con Clinton, negli ultimi mesi del suo mandato, che Governors Island fu convertita ufficialmente a parco pubblico e monumento storico (di cui la parte nord è entrata a fare parte del National Park Service), con un gigantesco progetto di restauro e il vincolo assoluto di usare gli enormi spazi solo per fini educativi, civici e culturali. Completato l’acquisto da parte della città di New York con la simbolica cifra di $1, con i primi visitatori nel 2005 (per lo più cittadini: l’isola è ancora relativamente sconosciuta al turismo di massa) è diventata dunque meta di gite giornaliere da parte dei newyorchesi, prima solo tramite prenotazione, dal 2019 aperta tutta l’estate – con la costruzione anche di un centro d’arte e una American Indian Community House – e dal 2021 finalmente aperta anche tutto l’anno. Ospita tantissime manifestazioni ed eventi (tra cui mostre d’arte, spettacoli all’aperto e mercatini biologici) soprattutto nei mesi di giugno e luglio, e noi ci abbiamo speso un’intera giornata senza mai passare dallo stesso posto e soprattutto ci siamo goduti una delle viste più bella di Manhattan, proprio da sotto la nuova spa di QC Terme, ricavata dentro uno dei palazzi storici, e che offre vasche e massaggi di fronte ad uno degli skyline più belli del mondo.

Come arrivare a Governors Island

Ci si arriva comodamente via traghetto pubblico sia da di fianco a Battery Park a Manhattan (10th South street) che da Brooklyn (noi l’abbiamo raggiunta in meno di 10 minuti da Red Hook, che si combina benissimo come giro) e il weekend rimane accessibile fino alle 22. Si possono affittare biciclette, fare pic-nic e prenotare gli spazi con le griglie per il barbecue, ma anche mangiare in uno dei vari chioschi – noi abbiamo provato TacoVista: cibo ottimo e il nome dice tutto! Controllate prima qui quale è aperto a seconda della stagione. Infine, ha aperto poco prima della pandemia, è presente un Glamping site molto lussuoso ed esageratamente caro (si può arrivare fino a $1,200 a notte), presso cui è possibile passare la notte in tenda con la possibilità di riservare anche un’esperienza completa sull’isola (tenda+cena+tour) decisamente fuori dall’ordinario!

Ultima curiosità: sull’isola sono anche operativi quattro cani – hanno anche un loro account di Instagram – addestrati alla caccia delle (pare) cattivissime anatre canadesi, colpevoli di inquinare il suolo con le loro defecazioni ed alterare così la flora e la fauna locale.

Se volete vedere qualcuna delle foto che ho scattato a fine giugno, visitate il mio blog qui.

Elisabetta Girardi

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