Eastern State Penitentiary, il penitenziario abbandonato di Philadelphia

Uno dei luoghi da visitare assolutamente se siete in visita a Philadelphia (Pennsylvania) è sicuramente l’Eastern State Penitentiary, una struttura penitenziaria esemplare, utilizzata dal 1829 al 1971, che ha perfezionato l’innovativo sistema di incarcerazione separata, chiamato anche “sistema della Pennsylvania”

La struttura promuoveva la “correzione” invece della punizione per la riabilitazione dei detenuti che vivevano in minuscole celle, dotate tuttavia di acqua corrente ed un sistema di riscaldamento, dove potevano fare meditazione, giardinaggio e curare animali domestici.

I metodi utilizzati erano comunque molto duri: le persone erano totalmente isolate non solo dal mondo esterno, ma anche dagli altri detenuti… non potevano incontrarsi nè tanto meno parlare fra di loro e addirittura venivano incappucciati al rientro delle loro attività in cortile, per evitare che qualcuno potesse anche solo vedersi!

Sottoterra erano presenti quattro piccole celle punitive, senza impianto idraulico e senza luce, dove venivano inflitte una gran varietà di torture fisiche e psicologiche in cui i prigionieri venivano lasciati congelare nell’acqua esterna in inverno o gli veniva incatenata la lingua ai polsi.

Chiaramente non a tutti i detenuti veniva fornito lo stesso trattamento, basti pensare che nel 1929, il famoso gangster Alphonse “Scarface” Capone, trascorse otto mesi della sua vita all’Eastern State Penitentiary, ma visse in una cella con grandi tappeti orientali sul pavimento, dipinti alle pareti e una radio mobile e potette godere di numerosi lussi.

Matricola C2559 Eastern State Penitentiary

Uno degli aneddoti preferiti dai visitatori del carcere, riguarda un prigioniero degli anni Venti: la matricola C2559, condannato all’ergastolo per omicidio, pur essendo totalmente innocente.

Si trattava di un cane labrador di nome Pep, soprannominato “The Cat-Murdering Dog” (il cane assasino di gatti) condannato nel 1924 all’ergastolo da Pinchot, l’allora governatore della Pennsylvania, per aver ucciso l’amato gatto di sua moglie.

In realtà il governatore aveva intuito che l’isolamento forzato dei detenuti non fosse poi così utile e regalò quindi al penitenziario uno dei labrador allevati dalla sua famiglia; a mo’ di scherzo disse di averlo condannato all’ergastolo e gli vennero scattate addirittura delle foto segnaletiche con il numero di matricola!

Pep poteva muoversi liberamente all’interno del penitenziario e fare visita ai detenuti, modificando così per sempre i protocolli carcerari statunitensi, che ancora oggi utilizzano gli animali per lo sviluppo di sentimenti come empatia, senso di responsabilità e disciplina.

In due parole Pet e il governatore Pinchot furono i precursori della tecnica che oggi viene comunemente definita “pet therapy”

l’Eastern State Penitentiary oggi

Dal 1965 divenne Monumento Storico Nazionale degli Stati Uniti e cessò la sua attività nel 1971 con il trasferimento dei prigionieri a Grateford, distante circa 50 km.

Nel 1988 la città di Philadelphia acquistò la proprietà che non subì mai alcuna riqualificazione, nemmeno quando nel 1994 aprì come museo. Questo suo stato di abbandono gli conferisce però un aria inquietante, tetra e affascinante (scongliato l’ingresso ai bambini sotto i 7 anni di età), amplificata durante alcuni eventi, come ad esempio quello organizzato ogni anno per la notte di Halloween.

Un ultima curiosità, il penitenzario disponeva di 17 celle che componevano il braccio della morte, ma nonostante ospitò numerosi uomini con condanne a morte tra il 1959 e 1961, qui non furono mai praticate esecuzioni.

Debora, Philadelphia

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