Una delle prime domande che mi vengono poste, non appena qualcuno sa che vivo in Florida è:
“Com’è il clima in Florida?”
Sono ormai quasi sette anni che vivo qui e non sono ancora riuscito a formulare una risposta chiara e precisa a questo quesito.
Pertanto, ho deciso di imbrattare nero su bianco tutto ciò che so al riguardo, in modo tale da confondere maggiormente le idee a tutti e una volta per tutte, fornendo delle linee guida ricchissime di spunti talmente contraddittori tra loro da risultare universali e quindi applicabili a qualsiasi altro Paese del pianeta.
In pratica, il servizio meteo dei nostri giorni.
Partiamo dalla posizione geografica della Florida, rispetto all’Italia, con questa immagine esplicativa:

Se dalla Florida scagliassimo un ipotetico giavellotto verso est, ipotizzando che abbia sufficiente forza da attraversare l’intero Oceano Atlantico, esso andrebbe presumibilmente a conficcarsi in una duna del Sahara egiziano.
È solo per finta, tranquilli. A parte il fatto che, se ci provassi io, come minimo mi lusserei di sicuro una spalla e, con la sfiga che ho, andrei a colpire mortalmente l’unico beduino che sta passando di là, scatenando la Terza Guerra Mondiale.
Serve solo per dare un’idea della latitudine della Florida, rispetto all’Italia.
E, mi raccomando, focalizzatevi sulla freccia rossa, non sulla “o” mancante di “Ocean Atlantico”, che non è colpa mia, ma è un refuso di Google Maps.
Non fate i Grammar Nazi, per favore.
Basto già io.
Ma non divaghiamo.
Con questa immagine, cosa voglio mostrare?
Che la Florida è uno Stato desertico, ricoperto solo da dune di sabbia?
Tutt’altro.
Semmai, la Florida è una penisola ultrapiatta, composta prevalentemente da sabbia, ma totalmente ricoperta da una vegetazione rigogliosissima, che, tra l’altro, può fiorire a più riprese, nell’arco dell’anno.
A questo, infatti, pare sia dovuto il suo nome, anche se in merito esistono fonti contrastanti.
E allora?
Oh, non vi innervosite. Io vi avevo avvertiti, che vi avrei confuso maggiormente le idee.
Una promessa è una promessa.
Lasciatemi proseguire con solerzia e pazienza, per cercare di infittire ulteriormente l’oscurità intorno all’argomento.
Se avete fretta di risposte, potete andare su Wikipedia, ma non vi assicuro che saranno chiare, perché prima di partire per la Florida, io ero andato a controllare proprio lì.
Quando siamo partiti dall’Italia, la prima volta, non potevamo sapere esattamente a cosa stavamo andando incontro.
Del resto, in Italia, impariamo fin da piccoli che esistono le quattro stagioni, ben distinte persino sulla pizza, e viviamo una vita di certezze incasellate in base a esse.
Per cui, nell’incertezza, ho deciso comunque di mettere in valigia qualche capo di abbigliamento invernale, o per lo meno autunnale.
Anche perché mi spiaceva buttare via tutto il mio guardaroba: stavo per lasciare l’Italia per sempre.
Così: 1 maglioncino, 1 felpa, 1 giacca imbottita, 1 k-way, e via discorrendo col numero 1 di ogni capo di abbigliamento pesante, ho deciso di portarmelo, giusto nel caso in cui.
Ho abdicato solo sull’ombrello, tanto stavamo andando a vivere in quello che viene chiamato “The sunshine State, per via del suo clima molto spesso sereno e soleggiato” (cit. Wikipedia), dunque l’ho cestinato.
A quel punto, per un eccesso di entusiasmo, non sono andato oltre a leggere e mi sono perso il paragrafo successivo, che riporta:
“Durante l’estate, da maggio a ottobre, si verificano piogge abbondanti, sotto forma di rovesci e temporali”, i quali temporali – prosegue sempre Wikipedia nella sua descrizione border line, “lasciano quasi immediatamente spazio al sole”.
Visto?
Persino Wikipedia è disorientata.
Ma se volete davvero non capirci proprio più nulla, basta che clicchiate su questo mio post sconclusionatissimo: Il clima in Florida.
Buon ingarbugliamento!
Pietro, Provenzano’s blog