Uno dei periodi più stressanti della vita di un genitore straniero, trasferitosi negli Stati Uniti e con un partner che non abbia fatto la scuola americana, è capire come funziona e aiutare i propri figli, quando, al momento dell’iscrizione all’università, devono districarsi nella marea di documenti da presentare e cose da fare.

Un’altra cosa che fa grattare la testa stupiti ai genitori expat è che tutto il processo, che sfocia nell’agognata lettera di ammissione universitaria, inizi ben prima dell’ultimo anno di superiori, addirittura dalle elementari.
A onor del vero anche i miei amici americani, a cui avevo chiesto aiuto quando nella posizione di genitore angosciato mi ero trovata io, mi avevano detto che tutto adesso è differente dai loro tempi e che il processo è molto più competitivo.
Chi dice che i ragazzi se la possono cavare da soli, scusate, ma non ha figli… almeno per la parte finanziaria, bisogna aiutarli eccome! Tutti sanno quanto sia cara l’educazione universitaria negli USA e bisogna giocoforza entrare in confidenza con nomi astrusi quali il FAFSA e scholarship.
La scuola superiore negli Stati Uniti dura solo 4 anni e il terzo anno è il clou di tutto il processo, tanto che il quarto e ultimo passa un po’ in secondo piano: i giochi sono fatti… ci si può rilassare.
Non per niente gli studenti italiani, che scelgono di fare il quarto anno di superiori qui, dicono che la scuola americana è facile e fanno solo feste! Questo è un discorso lungo da fare e che, lo ammetto, mi fa un po’ arrabbiare… chi arriva dall’estero farà corsi che sono alla portata del suo livello di inglese, perché alla fine l’esperienza è soprattutto volta ad imparare la lingua, non a fare corsi super difficili di letteratura americana o di scrittura creativa di livello avanzato!
La scuola Americana può essere facile o difficile, a seconda delle capacità dello studente, che avrà un percorso di studi tagliato su misura sulle sue possibilità e sulle materie a lui più congeniali.
Il discorso è molto lungo e complesso (e se vi interessa trovate i post su questo argomento sul mio blog personale cliccando sulla categoria “scuola e universita`”), ma lasciatemi ricordare qui il giorno della cerimonia di diploma di scuola superiore in cui di fianco, senza distinzione, si diplomano lo studente che aveva fatto corsi difficilissimi, che andrà ad Harvard, e quello che magari finisce lì il suo percorso di studi perché studiare non era il suo punto forte. Nessuna differenza, solo una grande festa.
Comunque un po’ gli studenti che arrivano dall’estero non hanno tutto questo torto: il quarto anno rimane molto “chill” perche` le decisioni importanti sono state prese.
Al quarto anno gli esami che danno i punteggi per poter ambire ad una certa università sono già stati completati e in questi giorni, a ottobre, è anche il momento in cui si spediscono le domande di ammissione all’università. Dopo quel momento lo studente deve solo mantenere la media che aveva, ma nulla di più.
Rimane la suspense dell’arrivo delle buste da parte delle università a cui si fa domanda di ammissione, cosa che succede di solito tra dicembre e marzo.
Pur insegnando in un college, ho imparato tutto ciò di cui vi parlo nel mio post di questo mese, sulle spalle di mia figlia.
Anche se non avete figli vi suggerisco di leggere come funziona l’educazione negli Stati Uniti, nel mio post. Spero vi apra una finestra sulla scuola americana e vi faccia conoscere un aspetto degli Stati Uniti che non vi era noto.
PS: quello allegato è il terzo articolo di una serie che appunto parte dalle elementari per spiegare come funziona la scuola qui. Potete facilmente trovare gli altri sotto “Vivere in USA-la scuola e l’università”
Buona lettura,
Claudia, Un’alessandrina in America