A quanto pare a breve tornerò negli USA, non vi dico quando per scaramanzia. Per il momento vi racconto ancora qualcosa dei miei viaggi passati. Come dimenticare quella volta che siamo andati ad Alabama Hills. Vi lascio un estratto del mio libro, così magari vi verrà voglia prossimamente di visitare questo luogo così particolare:
“Consumammo il nostro caffè, pagammo e uscimmo dal locale. Non volevamo rientrare subito in auto. Era ancora presto. Era forse l’occasione di dare un’occhiata alla città. Come detto la Main Street coincideva con la US 395 e c’erano negozi specializzati in vendita di attrezzature sportive, pochi ristoranti e qualche albergo delle catene alberghiere più famose.
Entrammo in uno dei negozi di articoli sportivi. Dovevo assolutamente comprare un souvenir che mi ricordasse questo fantastico posto.
Un momento, devo farvi un’importante premessa: sono un collezionista di magneti. Devo averne almeno uno di ogni posto che visito. Tutti, di solito, lì attaccano sul frigorifero. Noi purtroppo abbiamo un frigorifero con il rivestimento in legno, quindi non possiamo attaccarli lì, per questo abbiamo comprato tre lavagne magnetiche, quelle che si usano per scrivere la lista della spesa e cose così, e l’abbiamo riempite di magneti, soprattutto di calamite proveniente dagli USA. Ovvio.

Un’altra mania che ho è comprare un calendario americano dell’anno nuovo, quelli che vanno da domenica a sabato, per intendersi. Mi piacciono grandi come un foglio A4 o poco più con una foto per ogni mese.
Ero alla ricerca di questi due tipi di gadget, li trovai entrambi da Lone Star Bistro, proprio a pochi passi dal Totem Cafe, che oltre essere un punto di ristoro vendeva anche gifts. C’era di tutto: mugs (tazze) con il simbolo di Lone Pine, cartoline e anche minerali lucidati, rivendibili come souvenir. Io presi il calendario della Sierra Nevada e un bel magnete delle Alabama Hills. Dopodiché decisi che forse era il caso di visitarle. Lasciammo la Main Street (US 395) per prendere la Whitney Portal Road. il paesaggio rapidamente cambiò: le case basse con il giardino antistante e il canestro sopra l’entrata del garage, lasciavano il posto a cespugli secchi sui bordi della strada. Intorno a noi non c’erano né alberi né prati, solo rocce e sabbia. La strada cominciava a inclinarsi verso l’alto: stavamo salendo. Se non verso il monte Withney, verso la catena montuosa della Sierra Nevada. Mano a mano che salivamo di quota, cambiava la grandezza delle rocce. Si passò da rocce piccole abbastanza insignificanti a veri e propri massi di forma tondeggiante di colori particolari, che andavano dal giallo al marrone passando all’arancione. Ci accorgemmo che eravamo arrivati ad Alabama Hills quando vedemmo sul lato destro della strada la famosa roccia dipinta raffigurante una faccia sorridente (Face Rock). Non sembra proprio una faccia umana, direi più quella di un rettile che ride. La cosa divertente è che ha una stella disegnata sull’occhio sinistro, come Paul Stanley dei Kiss.”
Se volete sapere il resto della storia non dovete fare altro che acquistare il mio libro a questo link:
Inoltre se volete essere aggiornati sui nostri (miei e di mia moglie Eva) vecchi e nuovi viaggi negli USA non dovete faro altro che seguire questa pagina: www.facebook.com/inostripazziviagginegliusa
A presto
Alessandro
I Nostri Pazzi Viaggi Negli USA