I posti che più amo negli Stati Uniti sono l’area di Boston e del New England, e le cittadine austere dell’Ovest americano, Wyoming e Montana su tutte. Non è un caso infatti che i miei amici americani vengano prevalentemente da lì.
Parlandoci da anni ho imparato a conoscere meglio questo Paese e le sue contraddizioni. Ma soprattutto, ciò che ho sempre voluto cercare è “l’anima” americana, che ho sempre pensato risieda lontana dalle grandi metropoli come New York, ma molto viva, invece, nel cuore pulsante della nazione.
Da grande tifoso dei Red Sox e dei New England Patriots, Boston la amo molto per lo sport e per il senso di appartenenza della sua gente; perché è una città che ha lo charme di una (relativamente) piccola cittadina di provincia, con affascinanti quartieri come Charlestown, ma profondamente liberale per il modo che ha di vedere e vivere la vita. Il Wyoming e il Montana li amo molto per la capacità che il territorio tutto attorno ha di definire la vita dei suoi abitanti e dell’indipendenza di chi ci abita.

Ecco perché ho voluto scrivere una collezione di sei racconti intitolata “Gente d’America”: per raccontare di questa America: un paese profondamente intraprendente, anche e soprattutto nelle avversità; un popolo che non si arrende mai, ma che anzi rilancia e ci prova sempre; un paese innovativo, di uomini anziani che hanno ancora il coraggio di farsi sorprendere dalla vita, e di giovani uomini e donne alla ricerca di se stesse e ai quali il paese a stelle e strisce dà sempre un’occasione in più. Perché in fondo è questo che ci dice l’America: c’è sempre tempo. Per rinascere da un dolore, per provare a percorrere una nuova strada, per perdonare, per scoprire nuove parti di sé. Dopotutto, come disse il fondatore della Nuova Frontiera John F. Kennedy: «La chiamata è per chi è giovane nel cuore, e non solo nell’età».
Prendendo liberamente spunto da conversazioni che ho avuto con i miei amici americani, da eventi mondiali quali, fra gli altri, la crisi economica del 2008, e da alcune passioni personali, ho deciso di narrare storie molto diverse fra di loro, ma che si incrociano nel loro “americanismo” e in quelli che io ho definito come “i tempi della vita”: le difficili emozioni della moglie di un soldato americano; i sogni di un aspirante e intraprendente scrittore di Boston; le idee conservatrici e un po’ scorbutiche di un vecchio e burbero cowboy del Montana… Una raccolta con uno spirito di fondo ottimista, anche nel profondo dolore di alcune sue storie, perché dopotutto, credo, l’America è esattamente questo.
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Tiziano Brignoli