Winter, Water, Wonderland = Michigan

Cosa dovrebbe spingere un turista a programmare un viaggio attraverso il Michigan anziché decidere di andare a sdraiarsi sulle spiagge assolate e modaiole della California o della Florida, buttandosi nella movida di Miami, o di vivere la vita frenetica di New York City, o di girare per le strade di Los Angeles sperando di imbattersi prima o poi in una celebrità (credetemi, è più probabile di questi tempi incontrare Malgioglio alla stazione centrale di Milano…), o di spendacciare soldi a Las Vegas (che fa sicuramente più figo di dire di essere stati al casinò di Sanremo, in effetti…), o di visitare i paesaggi da sogno della Death e della Monument Valley e del Gran Canyon?

Di certo l’America è tutto questo e molto altro, ma è anche tutti quei posti sconosciuti ai grandi viaggi ma altrettanto suggestivi che possono far bene al cuore, alla vista e, perché no, anche al portafogli…

Perché visitare il Michigan

Partiamo dal presupposto che il Michigan (a parte alcuni luoghi dei quali vi ho già ampiamente parlato negli scorsi appuntamenti…) è NATURA. È acqua, per la presenza sul suo territorio dei grandi (ma anche dei piccoli) laghi. È cielo perché, non avendo alture che possano inibire l’orizzonte, colpisce la vastità che si nota fin dai primi momenti di permanenza qui, sottolineato molto spesso da tramonti mozzafiato con colori che da noi, sovente a causa della presenza delle luci delle città, si vedono raramente. È verde, inteso come le enormi distese di prati e alberi che, nonostante l’America sia la patria dell’automobile (ogni famiglia infatti è raro che ne possieda meno di 2…) e degli aerei e della benzina (da qualche anno infatti è bandita la vendita di automobili alimentate a gasolio dopo lo scandalo del diesel gate del settembre 2015) si estendono per migliaia di acri attraverso i quali si snoda l’infinita rete stradale americana.

Quindi, tornando a bomba, perché dovreste decidere di visitare il Michigan? Io provo a descrivervi quello che ho visitato qualche anno fa con la big family e mio cognato, da sempre refrattario al cemento e allo smog… poi, nel caso doveste venire qui e visitare altri posti a me alieni, o li aveste già visitati e voleste condividere con me e con la community le vostre esperienze… tutto ciò che è evasione dal quotidiano, relax e divertimento è accolto con gran piacere!

Pow wow Chippewa a Mount Pleasant & Traverse City

Pow Wow Chippewa – Mount Pleasant 2018

In tutto il territorio americano è ancora possibile trovare molti insediamenti di nativi, e in alcuni periodi dell’anno poter assistere a raduni di tribù, interessanti dal punto di vista sociale e antropologico. Uno dei maggiori raduni in Michigan avviene a Mont Pleasant, dove, solitamente ogni inizio luglio, si ritrova la tribù Chippewa e per tutto il giorno si esibisce in danze tipiche della loro cultura, sfilando in abiti tradizionali che, al termine della manifestazione, vengono premiati per l’aderenza alla tradizione. Spostandosi più a nord ovest, per un totale di circa 2 ore di viaggio, si può arrivare a Traverse city sulle sponde del lago Michigan, cittadina famosa per la produzione di ciliegie (l’aeroporto cittadino è infatti denominato “Cherry Capital Airport“) e per essere una delle mete turistiche preferite degli americani, perché, dopo la Napa Valley, famosa per la produzione di vino e soprattutto degli ice Wine, vini dolci particolari ottenuti dalla fermentazione di grappoli congelati, vendemmiati tardivamente in inverno quando la temperatura scende a -7°C, che è possibile degustare prenotando dei tour nei vari vigneti.

Sleeping bears

A circa 40 minuti ad ovest di Traverse City, si possono visitare le dune di sabbia di Sleeping Bears, suggestive perché in alcuni tratti con la spiaggia di sabbia finissima completamente a picco sulle acque del lago.

Sleeping Bear

Mackinac City e Mackinac Island

Guidando quindi verso nord, lungo la costa est del lago per circa 3 ore, si può raggiungere Mackinac City, dove poter visitare un piccolo museo di nativi americani a St. Ignace e poter partecipare al loro tour, che descrive la vita passata e presente di questa tribù sul territorio. Mackinac City non sarebbe propriamente una meta turistica molto appetibile, se non fosse che con le sue spiagge sulle rive del lago rappresenta un’occasione di relax e svago per tutti quegli americani che, potendo sfruttare solo pochi giorni di ferie all’anno, e non volendone sprecare gran parte in viaggio vista la lontananza dall’oceano, non potrebbero altrimenti staccare la spina allontanandosi dal quotidiano.

Dal porto della città, con un traghetto che parte, durante la stagione estiva, ogni mezz’ora (nelle ore centrali della giornata ogni 15 minuti) si può raggiungere Mackinac Island, una particolare isola dove sono banditi tutti quei mezzi di trasporto che non siano biciclette o cavalli. Affittando una bicicletta, si può fare un tour percorrendo una strada asfaltata ad anello che corre a fianco della spiaggia tutto intorno all’isola, mentre per i più avventurosi ci sono moltissimi percorsi sterrati che si inerpicano nell’interno.

Suggestivo per adulti e bambini, un museo delle farfalle dove poter vedere da vicino centinaia di specie diverse di lepidotteri che vi voleranno intorno, e moltissimi fiori anche tropicali che servono a creare un habitat ideale per la loro breve vita. Un consiglio, se patite il caldo umido, non entrate da quella porta…

Mentre in estate si può far fatica a camminare per la strada di quest’isola, in inverno pare che gli abitanti, poco più di 500, trascorrano il loro tempo quasi in solitudine e che per poter raggiungere la terraferma, al posto del traghetto, utilizzino le loro motoslitte per attraversare le acque ghiacciate del lago, passando sotto il lunghissimo Mackinac Bridge che collega la Upper Peninsula con la Lower Peninsula.

Mackinac Bridge fotografato dal traghetto tornando verso la terraferma

Pictured Rocks

Da Mackinac City, attraverso il Mackinac Bridge, un paio di ore a nord ovest si trova Munising, cittadina portuale sul Lake Superior, di per sé per nulla attrattiva se non fosse per la possibilità di visitare le vicine Pictured Rocks, colorate scogliere di pietra arenaria che nei secoli si sono scolpite naturalmente in una varietà di grotte, archi e formazioni poco profonde che ricordano le torrette dei castelli e in alcuni tratti dei profili umani. Si possono vedere dal lago acquistando un tour a bordo di una imbarcazione, che percorre i circa 24 km di scogliera, oppure i più allenati si possono avventurare a piedi sui sentieri interni che portano in alcuni tratti nelle zone a picco sulle acque del lago, che possono raggiungere altezze di circa 60 metri… Le crociere si svolgono solamente in periodo estivo, solitamente da metà maggio a inizio ottobre, perché, oltre al fatto che ogni inverno il lago ghiaccia e non è navigabile, spesso con l’inizio e la fine della stagione fredda, anche grazie alla presenza di forti venti, sul lago si scatenano vere e proprie mareggiate, che nei decenni passati hanno portato molte navi a sparire inghiottite dalle acque (i cui relitti sono ancora presenti sui fondali del lago…).

Per i più golosi, Munising è la patria del fudge (presente comunque in tutta la Upper Peninsula…), tipico dolce della zona che altro non è che un mattoncino preparato principalmente con caramello, zucchero, burro, latte e panna (pare di origini inglesi, che nella versione anglosassone prevede l’uso di latte condensato anziché caramello…) al quale poi viene aggiunto del cioccolato e declinato nelle più disparate versioni (con frutta secca, con biscotti sbriciolati, con spezie, con caffè, con menta o liquori…). Se mai doveste decidere di assaggiarlo, meglio se prima andate vedere le scogliere, magari a piedi…

Particolare di Pictured Rocks ripreso in un momento di calma della navigazione…

Tahquamenon Falls State Park

Ad un’ora e mezza di viaggio verso est, su un’insenatura del Lake Superior, si può visitare il Tahquamenon Park, un parco completamente sprovvisto di strade, edifici o corrente elettrica. Caratteristica principale del parco è il Tahquamenon river che forma le cascate, raggiungibili attraverso sentieri sterrati e una serie di scale in legno che scendono fino quasi ai piedi di queste ultime. Particolarità di queste cascate è una colorazione marrone dovuta ai tannini presenti nelle acque.

Giochi di colore

Oswald’s Bear Ranch

Altro posto caratteristico della zona (diventato un po’ troppo commerciale per i miei gusti, ma cosa non lo è ormai…) a poco meno di un’ora a sud ovest dal parco è l’Oswald’s Bear Ranch, una struttura nata nel 1997 per il recupero di cuccioli di orso americano (o di esemplari adulti feriti o ammalati) rimasti senza genitori, perché a rischio estinzione, divenuto il più grande ranch di recupero esclusivo di orsi degli USA, con i suoi attuali 40 orsi divisi in 2 aree, completamente recintate, in esemplari maschi e femmine. Sinceramente è emozionante approcciare così da vicino con questi animali, anche perché si sa di essere assolutamente al sicuro.

Cucciolone…

Sault Ste. Marie

Altro luogo interessante da visitare nella Upper Peninsula, ma diametralmente opposto al ranch come locazione perché a est della costa meridionale del lago, si trova Sault Ste. Marie “dove (cita il sito turistico della città) il Michigan è nato. Dove la vita qui è bere guardando le stelle nel cielo, o percorrere un sentiero e pensare a chi lo ha percorso mille anni prima di te. È il centro dei Grandi Laghi, e lo è sempre stato”. Qui è possibile visitare le Soo Locks, un sistema di chiuse risalente alla metà del 1800, che collega il Lake Superior con il Lake Huron. Queste chiuse vengono utilizzate ogni anno da circa 7000 navi, per trasportare un totale stimato di 86 milioni di tonnellate di carico. Questa opera di ingegneria è stata realizzata per poter gestire il salto di 7 metri che esiste tra i 2 laghi.

Il piccolo di casa poco entusiasta delle chiuse…

Spero di aver solleticato la vostra curiosità e che veniate a visitare questa parte del Mid West americano alternativo, e di potervi quindi dire “Benvenuti nel Pure Michigan, quale sarà la vostra prossima fuga?

Chiara, Michigan

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