
Vivo da 27 anni negli Stati Uniti e riconosco di essere una privilegiata.
Riesco a tornare in Italia quando voglio e ci ho sempre trascorso periodi abbastanza lunghi, specialmente nei primi anni dopo il trasferimento, durante i quali non lavoravo ancora e potevo fare vivere a mia figlia una vita in cui fosse parte di una famiglia più grande di mamma e papà e in cui la gente parlasse intorno a lei la stessa lingua che si parlava in casa.
Ci sono poi stati gli anni di mezzo, quelli della scuola e del mio lavoro in cui in Italia si andava per periodi più brevi, ma ultimamente, poiché non lavoro più, sto di nuovo trascorrendo lunghi periodi italiani.
Per tutti questi motivi non ho mai provato un culture shock tornando in Italia: mi adatto bene e mi riapproprio della vita che avevo prima di partire, vedo gli amici che sono quelli di sempre con cui basta sentirsi al telefono e organizzarsi per un caffè il giorno dopo senza tante smancerie. Mi riabituo persino agli spazi più ridotti sia in casa che fuori casa. Sono e rimango molto italiana nel modo di vivere e nei rapporti umani.
All’inizio invece ho provato tanti culture shock negli Stati Uniti perchè tante sono le differenze tra la vita americana e gli americani e la vita italiana e gli italiani.
Per molte cose è meglio vivere qui, per altri aspetti Evviva l’Italia.
Da sempre nel mio blog mi occupo di queste differenze e anche per USA Coast to Coast ho già scritto sull’argomento: per esempio su come sia differente per un bambino crescere negli USA, specialmente durante l’adolescenza, su come sia diverso vendere o comprare casa oppure di come i servizi qui funzionino tutti bene e rendano la vita molto semplice.
Bon Ton americano
Questo mese invece vi parlo di Bon Ton in America, di cose che qui non si fanno e di come vivere qui cambi la percezione di quanto delle piccole attenzioni che non costa niente fare, facciano in realtà tanto bene al cuore.
In questo sono diventata molto Americana, le faccio e le aspetto dagli altri.
Ne leggerete parecchie nel mio articolo allegato, come vi parlerò anche di regole spicce che vogliono rispondere a commenti e considerazioni fatte nei gruppi Facebook da molti italiani che vengono qui in vacanza.
La lista sarebbe lunghissima e la mia può sembrare limitata, ma spero rappresenti un punto di partenza per vivere meglio una vacanza oppure per cominciare a capire questo grande paese, se ci si trasferisce qui a vivere, evitando errori ed incomprensioni.
Buona Lettura,
Claudia, Un’alessandrina in America