Chiunque abbia percorso almeno una volta la Route 66, o una parte di essa, avrà sicuramente incontrato persone che a modo loro hanno lasciato un ricordo nel cuore del viaggiatore.
Non è un caso che più volte abbia descritto questa strada come un’esperienza di vita, qualcosa che rimane dentro e che è diverso per ognuno di noi.
la costante però è bontà e l’amicizia che ci regalo i gestori delle vecchie stazioni di servizio, dei diners anni ’50 e dei motel vecchia maniera dove si pubblicizza la presenza della radio in camera!
Durante la stesura del mio nuovo libro dedicato alla Mother Road mi sono confrontato con alcuni di loro, mi hanno aiutato a completare il libro ed è nata da qui l’idea di porre 6 domande sulla Route 66 a chiunque volesse partecipare a questo progetto di promozione della Route 66 in Italia.

Il primo in assoluto a inviarmi le sue 6 risposte è stato il mitico Angel Delgadillo, lui stesso la storia della Route 66, il primo a fondare una delle associazioni che hanno permesso alla strada più famosa del mondo di arrivare ai giorni nostri nonostante la sua cancellazione dalle mappe ufficiali degli sati Uniti d’America.
Era il 18 febbraio del 1987, quando Angel Delgadillo, barbiere e uomo d’affari di Seligman, in Arizona, convocò una riunione per formare la Historic Route 66 Association of Arizona. Si presentarono in totale 13 persone.
Quando anche le associazioni degli altri 7 stati iniziarono a lavorare alla preservazione della Route 66, Angel aveva già lanciato il “revival della Route 66” diventando il portavoce non ufficiale e “Angelo custode” della Route 66.

In questo percorso ho intervistato molte persone incontrate durante i miei viaggi, ma anche alcune che non avevo mai conosciuto prima, a dimostrazione del fatto la la Route 66 è una grande famiglia che coinvolge persone provenienti da tutto il mondo.
Come ha detto in occasione di queste interviste Joe Sonderman
La vita è un viaggio che possiamo fare solo una volta.
Una opinione su "Domande e risposte sulla Route 66"