Libri (di cucina) sotto l’albero

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Il Natale si avvicina e i libri di cucina sono spesso uno dei regali più gettonati Vi ho parlato tante volte di come io sia collezionista seriale di libri di cucina internazionale (ne ho qualcosa più di 200, tra digitale e cartaceo) e, quest’anno, ho pensato di darvi qualche idea per l’amica/o amante della cucina americana, asiatica o perennemente a dieta.

Cucina Americana

Gli americani non vivono solo di scatolette, patatine e Fast Food. Esiste tutta una cultura culinaria, importata ovviamente dagli immigrati (schiavi africani, popolazioni ebraiche, italiani, asiatici, irlandesi…) che è cresciuta e si è radicata nel territorio. Un libro che copre tutta la varietà di cibi, divisa per aree geografiche e stati, è America di Gabrielle Langholtz edito dalla Phaidon (una casa editrice che è una garanzia in termini di qualità). Un tomo di quasi 800 pagine, suddiviso nei 50 stati. Imperdibile.

Se, invece, si vuole abbracciare la tradizione, niente di meglio di Joy of Cooking di Irma S. Rombauer. Pubblicato nel 1931 da una casalinga del Missuri, è ristampato da allora ed è, con le sue 1200 pagine (sic!), la bibbia della cucina americana. Dalla aragosta alla Armoricana alle devil eggs, dai dip alla angel Cake, ci trovate qualsiasi piatto vi venga in mente. Consigli per buffet, per eventi, per una cena in famiglia. Ricette affidabili, sicure, garantite. Da milioni di revisioni quotidiane, visto che è IL LIBRO a cui si fa riferimento nel campo della cucina oltreoceano.

Per chi è fan della cucina americana più porn food, del cibo da stadio, del mac&cheese accompagnato dal pulled pork alla coca-cola (o alla dr. Pepper), non potete perdere Pioneer Woman. La porca figura, con gli amici, è garantita. Ricette semplici, ingredienti reperibili praticamente ovunque, nessuna particolare abilità richiesta. Non vi dovete far spaventare da panna, grassi, burro, formaggio. Basterà poi mettersi in sella come Marlboro Man e radunare le mandrie, per smaltire il pranzo.

Se invece si vuole far conoscere di più la cucina degli Stati del sud, quella arrivata attraverso le navi degli schiavi, la strenna giusta è Jubilee di Toni Tipton Martin, direttore della rivista Cook’s Country, una delle più interessanti degli USA. In questo libro recupera le radici della cucina afro americana e presenta ricette semplici e piene di sapori. Per arrivare alle vere radici del Soul Food, ben diverso dal pollo frittodel fast food.

Se volete regalare un ricettario un pochino più ricercato e elegante, allora la Martha Stewart nazionale fa al caso vostro. Io utilizzo soprattutto le sue monografie: biscotti, torte, pie, cupcake, sono fonte di continua ispirazione. Martha’s American Food, Cooking school, Everyday Food sono tra i suoi titoli più famosi, che renderanno il vostro regalo davvero utile.

Ma il mio cuore, lo confesso, è tutto per America’s Test kitchen Group. Ancora poco conosciuto in Italia, in America è una garanzia da tanti anni. Il team di autori si ripropone di fornire ai lettori la “migliore ricetta in assoluto”, garantendo prove e esperimenti fino a trovare la quadratura del cerchio. Le pie sono le più friabili, i pancake i più soffici e assorbenti, le bistecche succose e perfettamente arrostite. Io amo soprattutto i loro libri più “ruffiani” come Meal Prep che si ripropone di aiutare a organizzare un menù settimanale vario e equilibrato, o 100 techniques, che fornisce gli strumenti per cucinare bene un piatto, trasferibili poi nelle nostre ricette preferite. In ogni ricetta, comunque, si esplicita il perché si sia scelto di fare quel passaggio e cosa comporti. In ogni caso, vi consiglio di acquistare qualche libro non su un argomento specifico, ma piuttosto generale, tipo Cooking Class, 100 Recipes, Science of Good Cooking, perché, di fatto, moltissime ricette si ripetono nei vari volumi.
C’è anche la versione Young Kids, per cuochi in erba, che ho prontamente acquistato per mia figlia..ed è carinissima, abbiamo già messo millemila post it!

Cucina Scientifica

Figlio del gruppo di ATK è J. Kenji López-Alt, che propone un libro “scientifico” di cucina, in cui spiega il perché cuocere le uova in un modo piuttosto che in un altro, oppure come friggere perfettamente i diversi ingredienti. Copre tante tecniche di cottura, e tante preparazioni: dal sous vide alla griglia, dalla bollitura alla preparazione di emulsioni, nulla avrà più segreti.
Sulla scia del filone scientifico, non potete non valutare di regalare un libro di Dario Bressanini, che affronta la scienza della pasticceria, della carne e delle verdure con la sua solita leggerezza e correttezza scientifica.
Sempre sul genere della cucina scientifica, Salt, fat acid, Heat di Samin Nosrat. caso editoriale dell’anno, nel 2018, anche grazie a un programma trasmesso si Netflix. Questo libro ve lo consiglio con riserva. Ci sono moltissime inesattezze scientifiche (alcune piuttosto gravi), alcune ricette sono poco rispettose degli ingredienti (nonostante per tutto il libro dica quanto sia importante valorizzare la materia prima) ma resta comunque un libro interessante perchè affronta la localizzazione dei sapori e dei cibi, insegna a valorizzare il territorio (cosa per niente scontata per gli americani) e ci sono delle ricette spettacolari, come le sue costine di manzo asiatiche.
A cavallo tra la cucina sperimentale e quella asiatico-internazionale, Nik Sharma, con Flavor Equation un bel libro (anche nella copertina), ricette interessanti, fusion, internazionali. Ha anche una pagina IG, se volete intanto vedere se possa essere il vostro genere.
E all’amico/a appassionata di cucina orientale? Qui il mio consiglio spassionato va a due capisaldi della mia libreria. I due libri che uso in assoluto di più, pieni di post it, di macchioline, di “orecchie”
Ken Hom Cucina Cinese Lo possiedo in cartaceo italiano e digitale in inglese. Le ricette sono facilissime, i risultati perfetti, gli ingredienti, se si possiede un buon spacciatore etnico vicino, reperibili. Credo di aver fatto quasi tutte le ricette del libro e nessuna mi ha mai delusa

Harumi Kurihara Cucina giapponese di casa. Come sopra. Un libro semplice e affidabile. Imperdibile nella propria libreria, assolutamente da far conoscere a chi ama i sapori giapponesi.
Chef Hiro_Washoku Figlio dei social, un cuoco simpatico, alla mano, sempre disposto ad aiutare i suoi follower, ha scritto questo libro e Cartoon Food, che ancora non possiedo. Sicuramente un regalo molto carino, che sarà apprezzato da chi è appassionato di Cartoon e Manga e a chi prende la cucina con leggerezza.

Cucina dietetica

Per chi è perennemente a dieta, ma ricerca sempre ricette nuove, magari con l’aiuto di Istant pot, air fry e slow cooker, da non perdere i libri di Gina Homolka . Colorate, divertenti, con ricette a porzioni “umane”, calibrate in nutrienti e gusto, le ricette dei suoi libri e del suo blog stanno spopolando nel web. Richiedono poco sforza, sono facili da porzionare anche per una/due persone e soddisfano le esigenze di tutta la famiglia. Sinceramente ero stufa di ricettari in cui un piatto di ravioli venisse presentato come 200 Kcal…per poi scoprire che la porzione era, di fatto, di 4 ravioli. Qui invece, grazie a verdure e proteine, le dosi sono valide per una famiglia di 4 persone.

Tra le ultime uscite, impossibile non citare l’ultima fatica del team di Ottolenghi. OTK Shelf è un libro che fa un passo indietro. Invece di puntare sulla ricerca dell’ingrediente particolare, della spezia esotica, ci accompagna attraverso un periodo di pandemia, in cui si cucinava con “quello che c’è” in casa. Via libera alle sostituzioni, all’anarchia culinaria. Un libro leggero facile da leggere ed eseguire. Un libro che già spopola in tutti i gruppi di cucina e di Cookbook addicted.

Sinceramente potrei continuare per ore, e neppure io so quante cose adoro e ho lasciato fuori. Se volete contattarmi, sono più che disponibili ad aiutarvi a districarvi nella scelta del regalo perfetto. Se volete iniziare a conoscere un po’ di libri di cucina internazionale, vi consiglio un blog da seguire (che io, personalmente, adoro) e che si occupa di “fare le pulci” alle ultime uscite dell’editoria. Su Starbooks potete trovare ricette e disamine su molti dei libri che vi ho consigliato..e anche su tanti di cui non vi ho parlato, ma solo per motivi di spazio.

Per chi ha gia’ tutto

Se invece il regalo va a una persona che già possiede tantissimi libri e non trova mai la ricetta che cerca, potete regalare un abbonamento a Eat your books. Un sito (gratuito in versione base e a pagamento in versione completa) che consente di registrare i propri libri e riviste e memorizzare i blog più seguiti. Digitando nella barra di ricerca il nome della ricetta o un ingrediente, vi trova tutti i libri a cui potete fare riferimento, compreso di pagina, posseduti o meno. Ha anche una sezione “forum” in cui si parla delle ultime uscite e offre la possibilità di salvare le ricette “da fare” o degne di nota. Una unica pecca: funziona solo coi libri in inglese, per cui non è utilizzabile con i libri in italiano.
Un ultimo consiglio, prima che vi fiondate in libreria o sui siti di e-commerce. Preferite, se possibile e se la lingua non è un problema, i libri di cucina in lingua originale. Non sempre i traduttori sanno di cosa si stia parlando e alcuni termini capita che siano sostituiti, ingenuamente, in modo errato. Può essere un pane raffermo, che diventa stantio, ma può anche essere un wafer (biscotto sottile, tipo mezzo oreo) che diventa un wafer tipo Loaker. Per non parlare dei tagli di carne.
E, magari, chiudete il pacco con un bel fiocco con allegato un set di cup e un pacchetto di biscotti fatti in casa, di cui vi do la ricetta qui sotto

La ricetta del mese: Lemon meltaway

da Cookies di Martha Stewart, uno dei libri che vi ho consigliato

Circa 20 biscotti


85 g di burro freddo
20 g di zucchero a velo
buccia grattugiata di un limone
2 cucchiai di succo di limone appena spremuto
120 g di farina un cucchiaio di maizena
la punta di un cucchiaino di sale poco estratto di vaniglia,
Altro zucchero a velo, per la copertura
Battere con le fruste elettriche, o con la planetaria con la frusta, il burro a pezzetti con lo zucchero a velo, finché gonfio e chiaro, per non meno di cinque minuti. Io a volte utilizzo la frusta gommata, che è più semplice da pulire
Aggiungere la buccia di limone, il succo, la vaniglia ed il sale.
A parte setacciare la farina con la maizena ed unirla con le fruste a bassa velocità solo finché il tutto sta insieme.
L’impasto sarà molto morbido: versarlo su carta forno e lavorarlo velocemente, aiutandosi con la carta stessa, fino a formare un rotolo del diametro di circa 4 cm. Avvolgere il rotolo in pellicola da cucina, chiudere a caramella e inserire all’interno di un cartoncino dello scottex conservato per questo scopo ;).
Mettere in frigo per almeno due ore, oppure si può conservare in freezer fino a che non si decide di usarlo.
Affettare a fette di circa 1 cm l’una e cuocere immediatamente; se si fa più impasto, conservare le teglie in frigo tra una infornata e l’altra

Cuocerli in forno preriscaldato a 180°C per circa 15 minuti. Dovranno rimanere abbastanza chiari e diventare dorati sui bordi.
Sfornarli e tenerli per 10 minuti a temperatura ambiente, poi, ancora tiepidi, rotolarli nello zucchero a velo in modo che siano uniformemente ricoperti.
Per fare prima e meglio, mettete mezza cup di zucchero a velo in un sacchetto per freezer e inserite pochi biscotti alla volta, scuotendoli leggermente. In questo modo si copriranno di zucchero senza problemi.
Mettere su una gratella e lasciar raffreddare completamente.
NOTE:
La forza di questa ricetta è che è personalizzabile a piacere. Lime, arancio, mandarino, pompelmo vi daranno biscotti sempre diversi. Se non siete tipi da agrumi, i semini di mezza bacca e due cucchiai di acqua ghiacciata sanno perfetti per dei meltaway alla vaniglia.

Sono perfetti per i cestini di natale: si conservano a lungo e, se lasciati in congelatore, sono preparabili in anticipo. Basterà poi passarli in frigo un’oretta prima della porzionatura.
La ricetta è fattibile anche con il Bimby, Frullando a velocità 4 burro e zucchero fino a che non sono montati e procedendo come da ricetta.

Enjoy 🙂
Elena- Florida

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