Poche settimane fa sono diventato cittadino americano.
Il procedimento per la naturalizzazione è durato solo 5 mesi, ma il percorso da quando ho messo piede in America al giorno della consegna del certificato di naturalizzazione è durato ben 17 anni.
Ero appena un bambino quando visitai gli Usa per la prima volta e i miei genitori decisero di portare tutta la famiglia in vacanza dagli zii e i nonni italo-americani che vivevano a New York.

Mi innamorai subito dell’America e soprattutto di New York: Central Park, Rockfeller Center con il suo albero di Natale e la pista di pattinaggio, l’Empire State Building e la vista dall’86esimo piano, la 5th Avenue, la Statua della Libertà, Ellis Island, Times Square, il ponte di Brooklyn e lo skyline di Manhattan di notte. Mi sembrava di vivere in un film e ogni volta che tornavo in Italia mi mancava tantissimo il dinamismo, l’energia, e l’ottimismo che si respirava in questo Paese.
Negli anni seguenti venni altre volte in vacanza fino a quando mi iscrissi all’università e misi in pausa i viaggi per motivi di studio. E quando iniziai a pensare ad un nuovo viaggio, arrivò l’11 settembre. Mancavano tre anni alla laurea ma fu quel giorno che decisi che sarei partito di nuovo per gli Usa e questa volta non per vacanza, ma per restarci a vita.
Mi laureai e dopo due settimane ero già qui ma non avevo la minima idea di come fare a restare oltre i 90 giorni.
Adottai una strategia a lungo termine.
Mi iscrissi a un community college e lo frequentai per due anni, poi trovai lavoro e ottenni due visti della durata di 5 anni. Poi arrivò “la crisi del settimo anno” e decisi di tornare in Italia. E fu più difficile del previsto. Impiegai mesi per trovare un lavoro e mi licenziai dopo una sola settimana perché i proprietari dell’azienda erano falsi, arroganti e cafoni. Partii per Londra dove feci una bella esperienza di un anno e poi tornai di nuovo in Italia.
Ma anche la seconda esperienza lavorativa andò male. Capii che avevo sbagliato a lasciare l’America che mi mancava ogni giorno di più. Il mio posto non era in Italia e in nessun altro luogo in Europa.
La fortuna mi assistette e venni assunto da un’azienda di New York che mi fece un nuovo visto di lavoro e dopo qualche anno, la tanto agognata green card. Raggiunsi così l’importante traguardo della residenza permanente. E così pochi mesi fa, 5 anni dopo aver ottenuto green card, ho deciso di fare domanda per la cittadinanza e da pochi giorno sono un cittadino americano.
Chi l’avrebbe mai detto quando scesi da quell’aereo 17 anni fa non avendo idea di quale sarebbe stato il mio futuro in America! Pensavo che al massimo sarei rimasto 90 giorni e invece eccomi qua 17 anni dopo con il certificato di naturalizzazione tra le mie mani.
Se volete leggere di più delle due tappe finali del procedimento della cittadinanza, (il test/colloquio e il giuramento) delle emozioni provate in quei momenti potete leggere qui:
Vado a vivere in America
Io sono negli esattamente dal 9 settembre 2001, quindi ho vissuto di prima persona tutte le complicazioni successive ai fatti dell’11. Mi sono saltati tutti i visti e sono dovuto ricorrere ai visti quinquennali. Dopo tre di questi visti, finalmente l’agognata green card che è’ arrivata nel 2018, per cui potrò’ diventare cittadino nel 2023, ventidue anni dopo il mio arrivo… Ma va bene così’!!!
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