Negli ultimi tempi, tra le molteplici difficoltà determinate dalla situazione sanitaria ed economica, le possibilità di riuscire ad espatriare e lavorare negli Stati Uniti d’America è diventata sempre più complicata. La possibilità di potersi trasferire venendo assunti da un’azienda è sempre stata molto difficoltosa e riservata a professionalità particolari e molto alte, ma ora la tipologia di visto che riguarda questa situazione è chiusa. Il visto non viene proprio lavorato né emesso. Ad oggi, l’unico sistema legale ed abbastanza sicuro è utilizzare i visti di categoria E.

Esistono tre tipi di visti E,
- E1 – rilasciato a chi intende esercitare un commercio significativo, principalmente tra gli Stati Uniti e il paese del trattato
- E2 – per sviluppare e dirigere le operazioni di un’impresa in cui il richiedente ha investito o è in procinto di investire una notevole quantità di capitale
- E3 – riservato a cittadini australiani che si spostano per lavoro specialistico.
A noi interessano naturalmente i primi due, E1 ed E2. Entrambi i visti sono NON IMMIGRANT, quindi temporanei, e non consentono di arrivare ad avere un permesso di residenza permanente, anche se sono dual intent e permettono quindi di cambiare status a fronte di determinate situazioni.
La valutazione dei due casi è differente: nell’E1 si parla di imprenditori che sviluppino un commercio significativo tra i due paesi, esempio l’export-import, di cui si valuta il volume d’affari sviluppato. Nell’E2 la valutazione è effettuata sul capitale in denaro investito e sullo sviluppo dell’azienda che andiamo a gestire in un piano quinquennale di crescita. La dinamica burocratica e la gestione dei due visti è identica.
Siete interessati a sapere come ci si qualifica per i visti E? Continuate a leggere sul mio blog:
Franco, Trasferirsi in USA