“New York non è l’America” è un’espressione parecchio inflazionata. L’America è allora solo la sua provincia?

No, neanche questa risposta è corretta.
La verità come sempre sta nel mezzo: come in ogni altro Paese, la divergenza tra zone urbane, suburbane, e rurali è evidente nello stile di vita, nell’offerta di servizi, nelle opportunità lavorative, nelle manifestazioni culturali.
La differenza è che negli USA tutto assume dimensioni più eccentriche, colori più marcati: lo spettro attraverso il quale narrare la differenza tra le esperienze della città e quelle della provincia si dilata, obbligando a un esercizio di estensione dei limiti del nostro immaginario italiano.
Nella notte tra il 6 e 7 ottobre 1998, Matthew Shepard, un giovane studente di college all’Università del Wyoming, esce per bere qualche drink nella cittadina di Laramie. Il suo corpo in fin di vita sarà ritrovato il giorno dopo da un ciclista in una strada di campagna. Matthew pendeva da una staccionata, quasi come un macabro spaventapasseri pronto per le celebrazioni di Halloween. Portato in ospedale, il giovane non riuscirà a sopravvivere.
Le indagini partono subito e i responsabili vengono scoperti e condannati. Quello che però questa vicenda tragica racconta è più di un omicidio, va oltre il caso giudiziario. La risonanza negli Stati Uniti di questo caso a fine anni Novanta è stata enorme. Si arriverà fino all’approvazione di una legge che porterà il nome del povero Matthew.
Matthew Shepard and James Byrd Jr. Hate Crimes Prevention Act
Si tratta del “Matthew Shepard and James Byrd Jr. Hate Crimes Prevention Act”, approvata dal Congresso e promulgata nel 2009, che introduce l’aggravante del crimine commesso per odio di genere, orientamento sessuale e disabilità.
In questo percorso durato più di dieci anni dalla tragica notte dell’ottobre 1998 al 2009, gli Stati Uniti sono stati obbligati a guardarsi dentro. E quel che hanno trovato nella piccola Laramie è raggelante.
Il percorso tra l’omicidio di Matthew e l’approvazione della legge è uno spaccato sulla vita di provincia, sulla grave situazione di inedia di un’intera generazione. Racconta del disagio, dell’indigenza, della mancanza di opportunità che oscura il futuro ed esaspera frustrazioni e pulsioni violente delle nuove generazioni.
In questo articolo mi addentro sui retroscena, sulle vicende personali, sulla tragedia e la presa di coscienza di un intero Paese.
Avvertimento: non è una lettura semplice, ma la presa di coscienza è il primo passo per provare a migliorare.
Clara – Giovedì mi sveglio in America