Lo sport in USA seconda puntata, l’equitazione

Come vi avevo promesso, oggi vi racconto di maneggi, cavalli e gare qui in Usa.

Mia figlia ha da sempre questa enorme passione per i cavalli. inizialmente pensavamo fosse solo una fissazione di bambina, tantissimi bimbi sono innamorati dei cavalli,  invece cosi non e’ stato… ha Iniziato a giocare a 2 anni con i “my little pony”, e da li  non li ha mai più abbandonati…. i cavalli!!

Negli anni abbiamo cambiato tante case, paesi e di conseguenza tantissimi maneggi sempre per cercare di tenere accesa la sua passione!

L’equitazione in Florida

Approdati in USA abbiamo iniziato a guardarci intorno, non e’ stato facile trovare il posto giusto. Eh si perche’ come sempre qui c’è sempre troppo di tutto cosi che uno si confonde per bene.

In Florida, vivendo un po’ fuori Miami, eravamo circondati da barn, come le chiamano qui, le distese sterminate dove i cavalli correvano liberi. A due passi da casa, l’area chiamata Southwest Ranches era la patria dei maneggi. 

Prima di trovare il posto giusto abbiamo cambiato tantissimi maneggi, il motivo e’ semplice:  bisogna capire come si vuole praticare questo sport. Nello scorso articolo, vi accennavo al fatto che qui quando inizi un’attivita’ e sei  bravino/a ti mettono subito nella condizione di entrare a far parte del team, quindi a quel punto diventa agonismo e l’impegno per ragazzi e genitori e’ enorme .

Ora l’equitazione, come un po’ in tutto il mondo, non e’ proprio uno sport economico, e quindi non vi lascio immaginare qui in Usa. 

Siamo riusciti pero’ tramite IEC ( International Equestrian Center) un magnifico posto, dove la proprietaria Romi, di origine svizzera, ha messo in piedi una scuola di equitazione, “internazionale “ e un programma di scambio con ragazzi di altri paesi, a far parte del team. Cosi abbiamo anche assaporato l’emozione dello “Show,” come lo chiamano qui, con tanto di outfit  da gara, blazer, trecce e fiocchi!!

IEC e’ stata una seconda famiglia, perche’ oltre alla lezione, la gara, le amiche e il gruppo, i ragazzi trascorrevano l’intera giornata al maneggio, perché il cavallo ha bisogno di tempo prima e dopo. Va sellato, preparato e dopo lavato. La cosa bella di questo posto e’ stata proprio il contatto a 360 con il cavallo e il suo habitat, cosa che in molti posti non trovi; il più delle volte sono catene di montaggio, cavalli pronti, lezione e via si passa al prossimo turno, e questo e’ sicuramente quello che abbiamo sempre cercato di evitare, perche’ il cavallo e’ un mondo e non un’ora di lezione.

Inoltre dovete sapere che a Wellington in Florida, si svolgono concorsi ippici e gare di equitazione importanti sia a livello nazionale e internazionale. Siamo andati a vedere la Rolex Cup, se vi capita  e vi piacciono i cavalli andateci il posto e’ bellissimo,  ne vale veramente la pena!!

L’equitazione a New York

Arrivati a New York, la questione si e’ fatta ancora più complicata, perche’ i costi sono raddoppiati rispetto alla Florida. Per fare l’equitazione a livello agonistico, le spese sono altissime, sia per le lezioni che non sono più una o due alla settimana, che l’iscrizione alle gare; in più parecchi ragazzi hanno anche il proprio cavallo e quindi tutto quello che comporta il mantenimento.

La scelta del maneggio e’ difficile perche’ spesso ti ritrovi in posti ludici, dove fanno lezioni per bambini più piccoli, magari di 20 /30 minuti, insomma piu’ un intrattenimento che una vera e propria lezione, oppure entri a far parte di un team e inizi a frequentare un maneggio in mezzo a un gruppo di ragazzi proiettati a gareggiare, al raggiungimento di obiettivi. Insomma la via di mezzo praticamente non esiste!

Dopo tanto girare siamo approdati in Connecticut, a Stanford, dove abbiamo trovato un gruppo di 4 ragazze della stessa eta’ di Caterina, con la stessa passione e lo stesso livello, a cui facciamo fare una volta a settimana una lezione intensa con tanto di galoppo salti e quant’altro ma senza entrare a far parte del team: a lei piacerebbe moltissimo ma per ora si deve accontentare di questo. Mia figlia dedica l’unico suo giorno libero dal nuoto alla sua grande passione, ed e’ l’unica cosa che  aspetta e desidera fare ogni settimana.

Il Covid come sempre non ha aiutato perche’ e’ più di un anno che i ragazzi non entrano nelle stalle a preparare i cavalli, ma trovano sempre tutto pronto per la loro lezione…. speriamo cambi presto!

Esistono infine dei programmi chiamati IEA (interscholastic equestrian association), a cui lei ha partecipato per due anni in Florida, e che prossimamente prenderemo in esame anche qui a NY. Consistono in pacchetti stagionali, comprensivi di 4 gare, lezioni settimanali preparatorie alla gara, che ti mettono in un circuito di punteggi per le scholarship e sono un po’ più abbordabili del team….che dire si fa quel che si può. L’importante e’ mantenere viva la passione e farla sempre credere nel suo grande sogno di avere un cavallo tutto suo… magari quando e se tornerà in Italia!

Per ora ci godiamo questi maneggi a 5 stelle, con arene al coperto per l’inverno, immersi nei boschi della Hudson valley. 

Flaminia, New York 

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