C’è tanto da scoprire in questo nuovo mondo in cui sono arrivata a fine febbraio, motivo per cui ho cercato di partire subito con le esplorazioni di ciò che avevo intorno!
Un venerdì mattina di marzo sono andata a San Francisco, ma anziché prendere la solita BART (diciamo la metropolitana che collega la East Bay alla città), ho preso il traghetto che dal porto di Oakland arriva fino a Embarcadero, il porto e centro (circa) di San Francisco.
Ero un po’ dubbiosa perché la giornata si preannunciava bruttina, ma avevo appuntamento con un amico quindi ho messo da parte la titubanza e siamo saliti sul ferry. Come per magia le nuvole scompaiono e lasciano spazio a un sole splendido che, come nella migliore puntata di una sitcom anni ’90, mi regala una vista mozzafiato sulla città: arrivare a San Francisco in traghetto è davvero un’esperienza imperdibile!
La prima tappa della nostra passeggiata è la Coit Tower, un osservatorio che si trova sulla Telegraph Hill e offre ufficialmente la vista più completa su tutta la città. Ovviamente per poter vedere TUTTA San Francisco la torre in oggetto è su una collina piuttosto alta, alla quale si arriva anche a piedi salendo i Filibert Steps: 600, S E I C E N T O scalini. La salita è mozzafiato, in ogni senso, soprattutto perché questa lunghissima serie di scale è immersa per grandissima parte in un giardino selvaggio ma allo stesso tempo ordinatissimo, creato negli anni ’50 da Grace Marchant. Grace si trasferì a San Francisco alla fine degli anni Quaranta a seguito del mancato successo della sua carriera ad Hollywood e si dedicò alla cura e alla riqualifica di questo spazio con così tanta passione e dedizione che negli anni successivi alla sua scomparsa, i nuovi condomini della strada/scalinata hanno fondato un comitato il cui scopo è proteggere e curare i giardini da lei creati.
Arrivati in cima lo spettacolo è meraviglioso: la baia, i grattacieli, il ponte rosso sempre avvolto da una nebbia bianchissima e le strade in discesa, le casette ma anche i parchi, l’oceano, le colline. Bello, bellissimo.
Dopo aver mangiato qualcosa al volo e soprattutto essere scesi verso Little Italy per un buon espresso, la nostra camminata prosegue tra le strade del centro (vero, questa volta) e passeggiando così, senza una meta precisa, mi sono accorta che le strade di San Francisco, Berkeley, Oakland, mi elettrizzano, muovono i miei piedi a ritmo sempre più veloce, tant’è che spesso mi ritrovo a pensare “ma come, già arrivata?”. I colori accessi del cielo, degli alberi, i profumi estremi dei ristoranti e dei cafè mi caricano di impazienza, di fretta e di idee.
In questa mia lettera racconto di questa e altre passeggiate in giro per San Francisco, ma non solo!
Benedetta, Lettere da San Francisco