Come hanno riaperto le scuole in Maryland?

Al termine delle vacanze di Pasqua, anche le scuole della mia contea hanno cominciato lentamente a riaprire in presenza. Premetto subito che è stato un processo lento e travagliato sia emotivamente che logisticamente. Prima di tutto, i ragazzi della contea di Baltimora sono rimasti a casa per più di 365 giorni, per la precisione un anno e due settimane di DAD o RL, come la chiamano qui, acronimo di Remote Learning.

I punti chiave del programma di riapertura si possono riassumere come segue.

Per prima cosa le famiglie hanno potuto scegliere se far tornare i figli in presenza o continuare con la DAD per il prosieguo dell’anno scolastico. Ogni famiglia in qualsiasi momento può comunque decidere di cambiare e tornare alla didattica a distanza o viceversa. L’idea di fondo è che il contribuente è libero di scegliere se accollarsi il rischio di far tornare i propri figli a scuola o no… in effetti un ritorno coercitivo secondo me qui in Maryland sarebbe stato impossibile perché la comunità e nettamente divisa tra famiglie che ritengono che i figli debbano tornare a scuola con il rischio calcolato di contrarre il COVID e altre che, terrorizzate, non vogliono correre rischi e preferiscono tenere i propri figli a casa. Ho notato un trend interessante anche se non comprovato da dati oggettivi: i figli degli immigrati così come quelli delle minoranze hanno preferito tenere i figli a casa, gli americani bianchi hanno preferito rimandarli a scuola.

Gli studenti sono stati suddivisi in tre gruppi, A,B,C.

I ragazzi nei gruppi A e B vanno in presenza, quelli del gruppo C lavorano sempre da remoto; un po’ come nel concetto delle targhe alterne in tempo di smog: gli studenti che hanno scelto di tornare in presenza vanno a scuola alternati. Il gruppo A va in presenza il lunedì e il martedì, il gruppo B il giovedì e il venerdì, il mercoledì la scuola fisica è chiusa per la sanificazione e tutti lavorano da casa. Di fatto ogni insegnante ha un terzo della classe in presenza (gruppo A o B a seconda del giorno della settimana) e gli altri due terzi che seguono da casa, il gruppo C sempre e quello A o B alternati.

Di questo parlo nella mia storia, soprattutto dal punto di vista dei ragazzi, del loro vissuto emotivo e sociale: my karma ran over my dogma.

Michele, ex-Cathedra 2.0

Pubblicato da excathedra20

Insegnante di latino e italiano per una decina di anni in Italia, dal Duemilaundici in una scuola superiore negli Stati Uniti.

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