
Esiste un luogo speciale sulla costa est degli US più o meno a metà strada tra Washington DC e Philadelphia, lungo la profondissima Chesapeake Bay, che è stato per almeno due secoli al centro delle vicende politiche, culturali e commerciali dei primi stati americani. Questo luogo è la città di Baltimore, in Maryland, che col suo passato glorioso ha dato -non a caso- i natali proprio ad uno dei simboli più patriottici della nazione: l’inno americano.
L’origine di The Star-Spangled Banner
The “Star-Spangled Banner”, è infatti stato composto qui durante la seconda guerra anglo-americana da un avvocato della zona divenuto poeta per l’occasione, per celebrare l’esito incredibile della famosa battaglia di Fort Mc Henry, il forte posto strategicamente alla bocca dell’Inner harbor. La storia della città corre davvero a fianco della storia del popolo americano, non solo attraverso i monumenti e gli historic site ma anche le importantissime istituzioni scientifiche che la rendono oggi famosa nel mondo come la Johns Hopkins University e lo Space Telescope Science Institute, o i personaggi leggendari della letteratura e della musica come lo scrittore Edgar Allan Poe che qui morì in un manicomio, o Billie Holiday e Frank Zappa, che qua sono nati.
Baltimore è chiamata “Charm city“
Noi a Baltimore abbiamo imparato tantissime cose degli Stati Uniti, e attraverso la nostra vita americana che qua ha messo le sue radici profonde ci siamo innamorati di tanti aspetti di questa nuova cultura che ci ha accolto -e che forse solo i viaggiatori più attenti sanno assaporare veramente. Uno fra tutti la gentilezza e disponibilità delle persone, che in particolare qua a Baltimore è caratterizzata da come ci si rivolge nei negozi o per strada fra le persone, e che appunto è sintetizzata in tre lettere: “HON“, da honey. Questo è l’appellativo che tutti indistintamente ricevono nei negozi o per strada al posto del più standard “madam, sir” e che contraddistingue l’identità linguistica dei Baltimoreans, insieme al modo che hanno di pronunciare proprio il nome della loro città: Bawlmer. Io trovo l’hon meraviglioso, soprattutto conoscendo i mille problemi della città e della sua comunità (ne ho parlato qua) e ogni volta che me lo sento dire mi allarga il cuore. L’espressione è talmente famosa che esistono un Cafe e un festival a lei dedicati e simboleggia proprio una attitudine locale alla cortesia e rilassatezza anche in momenti difficili, tanto da ispirare il regista John Waters, altro orgoglio cittadino, per il suo film/musical più pazzo e famoso, Hairspray. Ma questo termine apparentemente semplice suggerisce bensì un intero mondo da scoprire, che è caratterizzato da una fortissima cultura ed una vivace diversità -da qui infatti sono passati, e risiedono tutt’ora, moltissimi immigrati. E questo è riflesso nei quartieri molti differenti fra loro che ospitano tantissimi musei, monumenti storici, giardini e parchi, ma anche bucoliche anse sulla baia con fari e pontili -sui quali si trovano spesso anche gli altri prodotti di esportazione famosissimi della città, i Blue Crabs, che qua si pescano e si mangiano cotti al vapore con una salsa pepatissima, la Old Bay.
Ci sono davvero tante cose e attività da fare qui ugualmente interessanti alle più famose attrazioni di DC o Philadelphia (ma senza le torme di turisti o scolaresche), e che possono offrirti un’atmosfera di questa costa degli USA più intima, accogliente, forse anche più alternativa, ma certamente autentica. L’altro nome con il quale è infatti conosciuta Baltimore è “Charm city“, proprio per sottolineare questo fascino -che può sembrare un po’ ruvido al primo sguardo, ma che poi conquista l’anima. In questa pagina del mio sito vi racconto tutto quello che non dovreste perdervi se siete da queste parti in vacanza o se invece decidete di stabilirvici.
Buona lettura!
Elisabetta Girardi