Nel mio viaggio del 2018, quello raccontato nel mio libro, avevo racchiuso in un solo viaggio tante piccole mancanze dei viaggi passati. Tra queste c’era quella di visitare meglio il Lake Tahoe, soltanto assaggiato nel viaggio del giugno del 2016. Qui voglio riportarvi un estratto del libro che spero possa piacervi:
“6 ottobre 2018. Senza sveglia, ci alzammo molto presto. Ormai eravamo abituati. La colazione sarebbe stata servita solo alle sette. Avevamo del tempo per uscire, ma neanche troppo. Erano le 6.30 e in mezz’ora non avremmo visto cosa ci interessava. Casualmente, due anni prima, più o meno nello stesso periodo, svegliandoci molto presto, facendo un giro per la città avemmo l’occasione di vedere un piccolo branco di procioni (detti anche orsetti lavatori). Branco forse è una parola inappropriata, dato che erano solo tre ma tant’è. Credevamo che avremmo potuto vederne altri anche in questo viaggio. Ci avrebbe fatto davvero piacere. Sono animali molto divertenti da vedere e spesso danno confidenza. Una volta in un altro viaggio, nel 2015, questa volta in East Coast, per l’esattezza a Tampa, Florida, avevamo visto un branco di circa dieci procioni, uno di loro ci venne incontro per procurarsi qualcosa da mangiare e fu molto spassoso vedere Eva giocare con lui. Per l’occasione, ormai avrete imparato a conoscermi, scattai tantissime foto.
Per questa mania mia moglie dice sempre che sono come un giapponese e mi apostrofa con le seguenti parole:≪Fai fotografie ad ogni cosa, vuoi goderti il momento ogni tanto?≫ Sarà sicuramente come dice lei ma ovviamente poi le piace riguardarsi tutte le foto dei viaggi… non aggiungo altro.
Una volta giunta l’ora della colazione, arrivammo per primi nella sala adibita. Mangiammo abbastanza ma non tanto come il giorno prima dato che avevamo deciso di pranzare da qualche parte lungo il Lago Tahoe. L’obiettivo di giornata era quello di finire il giro iniziato due anni prima. A dir la verità, nel 2016 avevamo visto soltanto South Lake Tahoe, dato che non avevamo molto tempo per vedere il resto. Questa volta ci eravamo prefissati, addirittura, di circumnavigarlo. Progetto ambizioso ma possibile, dato che avevamo tutto il giorno a disposizione e saremmo andati a dormire non troppo lontano. Dove? Che gusto ci sarebbe se ve lo dicessi adesso? Continuate a seguirci nel nostro viaggio e lo scoprirete!
Come detto, la nostra intenzione era anche quella di avvistare qualche procione. Pertanto dopo aver ricaricato l’automobile con le nostre valige e dopo aver effettuato il check-out provammo a trovarne qualcuno, proprio a South Lake Tahoe. Prima di tutto provammo a guardare vicino ai cassonetti dell’immondizia, poi vicino ai secchi nella parte posteriore dei ristoranti, poi nei pressi delle case vicino al bosco, non quelle che davano sul lago, ma quelle che davano sul lato del bosco circostante. Niente non se ne vedeva neanche uno. Provammo a chiedere a qualche locals se sapevano come trovarli. Uno lo fermammo e gli chiedemmo:
≪Mi scusi, sa per caso, dove possiamo trovare dei procioni qui vicino? Tempo fa li avevamo visti, ma questa volta non riusciamo a trovarli da nessuna parte.≫La persona che fermammo ci rispose in maniera abbastanza seccata : ≪Procioni? Qui non li ho mai visti! Non saprei neanche minimamente dove mandarvi per trovarli. ≫ Gli risposi: ≪Ok, grazie lo stesso.≫ Rinunciammo. Solo in quella città. Pensavamo che l’avremmo visti in altri punti del lago. Almeno così auspicavamo.

Il giro del lago, secondo me, doveva essere effettuato in senso antiorario, pertanto dovemmo tornare sui nostri passi per qualche chilometro, prendere la US 50 e dirigerci verso Stateline in Nevada. Rincontrammo lungo la nostra rotta i casinò non presenti nel lato californiano, ma ovviamente non ci fermammo e proseguimmo dritti in direzione nord. Lasciammo alla nostra sinistra anche un bellissimo hotel a 4 stelle, l’Edgewood, e superammo senza fermarci la zona di Zephir Cove, il Round Mound e la zona residenziale di Skyland fino a che nella zona di Lakeridge, ci fermammo per provare a vedere se tra le ville fosse possibile avvistare qualche procione. Oltre a vedere qualche scoiattolo, belle case e una vista mozzafiato sul Lago Tahoe non vedemmo nessun orsetto lavatore, purtroppo.
Rassegnati, risalimmo a bordo del nostro bolide e ci mettemmo di nuovo in viaggio per la prossima tappa. Passammo per Lincoln Park (immancabile qualcosa intitolato al grande Abraham), attraversammo la spettacolare Cave Rock (un’incredibile galleria), con il relativo Cave Rock Lake Tahoe State Park e dopo qualche chilometro ci fermammo presso il Logan Shoals Vista Point.
Sembrava proprio un posto interessante, da una collina con in cima una piccola terrazza era possibile vedere tutto il lago fino a South Lake Tahoe e anche più lontano. La cosa bella è che la vegetazione qui nei dintorni, differiva parecchio, rispetto a quella dei dintorni degli altri laghi: c’era una quasi totale assenza di piante che stessero cambiando il colore delle proprie foglie. Erano presenti solo pini o comunque alberi sempre verdi. Il paesaggio era meraviglioso, sia da vedere ad occhio nudo che con le mie macchine fotografiche. Era fantastico zoomare per vedere le spiagge lontane o le rocce che emergevano dallo specchio d’acqua.
Essendo sabato c’erano molti altri turisti con noi. Non propriamente della nostra età: erano gruppi di anziani che giravano con dei pullman in viaggi organizzati da agenzie del posto o comunque americane. Erano molto educati e cortesi. Tutti quando ci videro, ci salutarono. È una cosa molto comune da queste parti, ma fa sempre molto piacere, magari fosse così anche dalle mie parti.
Dopo aver fatto foto, video e quant’altro e assaporata l’aria fresca del mattino riprendemmo il nostro OTR verso nord, sempre utilizzando la US 50. La strada non era libera o quasi come nei giorni scorsi, c’erano parecchie automobili, segno che molti californiani, presumibilmente della Silicon Valley, erano venuti a passare il week end al lago. Perché questo lago è così frequentato? Provo a spiegarvelo.
Il Lake Tahoe (si pronuncia Taho, facendo sentire bene la o aspirata grazie all’H, senza pronunciare la E) è un bacino d’acqua dolce nella Sierra Nevada degli Stati Uniti. Situato a 1,897 m, si trova a cavallo della linea di demarcazione tra California e Nevada, a ovest di Carson City. Pertanto gode di una doppia amministrazione. Esso è il più grande lago alpino del Nord America. La sua profondità è di 501 m, che lo rende il secondo lago più profondo negli Stati Uniti dopo il Crater Lake in Oregon (593 m). Noi quest’ultimo lo vedemmo nel 2016 e ancora era ben stampato nella mia mente per quanto mi era piaciuto. Se avete modo di andare in Oregon, visitatelo e magari poi fate sosta a Bend dove potrete trovare anche l’ultimo Blockbuster del mondo.
Questo fantastico spettacolo della natura si è formato circa due milioni di anni fa durante le ere glaciali. È famoso per la chiarezza della sua acqua e il panorama delle montagne circostanti su tutti i lati. Oltre il 75% dello spartiacque del lago è costituito da foreste nazionali. Si tratta di una grande attrazione turistica sia per il Nevada che per la California. Ospita sport invernali, attività ricreative estive all’aperto e fantastici paesaggi durante tutto l’anno. La neve e le stazioni sciistiche rappresentano una parte significativa dell’economia e della reputazione dell’area. Come detto, Il lato del Nevada offre anche grandi casinò, come ad esempio il già citato Hard Rock Hotel & Casino e il Tahoe Biltmore Lodge & Casino. “
Se volete sapere come è andata a finire potete acquistare il mio libro:
Se volete vedere video, foto e quant’altro delle mie avventure negli USA non dovete far altro che seguire la mia pagina fb o il mio profilo IG o quello di mia moglie Eva.
Alessandro e Eva, I nostri pazzi viaggi negli USA