Di bagel pickle e cucina ebraica in USA

Quando pensiamo alla cucina Americana, spesso si pensa ai classici: barbecue, hamburger, pollo fritto, fagioli e bacon. In realtà, la cucina americana si è costruita con l’apporto di tante culture, e va ben oltre i soliti cliché. Spesso, dopo il trasferimento, le varie etnie si radunavano in quartieri dedicati, autoisolandosi e creando così aree fortemente legate alle proprie tradizioni. In questo modo si sviluppò una tradizione parallela molto forte, che proseguì su un percorso differente da quello della terra madre. La stessa cucina Italiana in America, è ben diversa dalla cucina che si può trovare in un ristorante italiano in Italia. Spessissimo gli immigrati erano del Sud e quindi, oltreoceano, arrivò una cucina casalinga molto legata a questi territori, che non rispecchia, in toto, la vastità della cucina tradizionale italiana.

Ancora più particolare è rimasto il legame con le tradizioni per le popolazioni ebraiche.

La cucina ebraica negli Stati Uniti

Fuggiti dalle aree dell’Est Europa (Polonia, Ungheria, Lituania), gli ebrei Ashkenasi si fermarono a NY, fondando comunità strettamente legate ai precetti religiosi, come ci ha raccontato Claudia in questo bellissimo post.

Ne risultò quindi anche un legame alla cucina Kosher, molto stretto e non influenzato dall’evoluzione della cucina che si è avuta in Europa. Molti di questi piatti non sono più presenti nella cucina ebraica europea, mentre si sono mantenuti in queste comunità rimaste molto legate alle leggi Kasher per l’identificazione dei cibi permessi. In seguito, con l’arrivo degli ebrei israeliani, la cucina ebraica si è arricchita di falafel e hummus, tipici di queste aree, andando a completare il quadro di quella che è attualmente la cucina ebraica americana.

Tuttavia, al pari del successo dei piatti “italiani”, anche i piatti tipici di questa cucina ebraica dell’Est Europa sono diventati piatti “americani” a tutti gli effetti. Questo mese volevo raccontarvi quali piatti derivano da questa cultura e di come, adesso, siano entrati nel nostro immaginario comune, tanto che gli stessi americani spesso ignorano la provenienza di questi piatti

Photo by Lucie Liz on Pexels.com

1. Bagel

Tipico street food newyorchese, re del brunch, tanto da avere un tasto dedicato sul tostapane. Sono panini a pasta compatta, con una forma a ciambella, sbollentati in acqua e poi cotti in forno. Si mangiano tostati, con formaggio cremoso e salmone affumicato, o uova. Questo piatto tradizionalmente costituisce la versione kosher dell’uovo alla benedict, e il salmone viene chiamato Lox.

2. Latkes

Sono frittelle di patate grattugiate, tipo il nostro rostì. Sono uno dei piatti delle celebrazioni dell’Hannukah e ultimamente si vedono spesso sulle riviste e nei telefilm

3 Pastrami, corned beef e brisket

Photo by David Disponett on Pexels.com

Sono carni marinate e arrostite, tagliate sottili e poi messe tra due fette di pane di segale (on rye), con sottaceti e senape. In realtà lo strato di carne è spesso almeno 2 cm, dando origine a un panino che è una vera festa per gli occhi e il palato. Sia pastrami che corned beef sono fatti dal taglio brisket, la pancia della mucca. Uno dei tagli più economici e meno pregiati, è diventato il piatto nazionale del Texas… Ma se avete visto la Fantastica signora Maisel, saprete che è stato prima il piatto tipico delle feste nella comunità ebraica. Cotto lentamente, specialmente se fatto al bbq, è un taglio succoso e interessante, difficilmente riproducibile da noi a causa del diverso stile di allevamento dei bovini.

4. I cetrioli sottaceti, o pickle

Sapevate che i famosi cetriolini sottaceto agrodolci sono arrivati negli Usa proprio attraverso la comunità ebraica? Tipici di nord Europa, Germania e paesi dell’Est, sono diventati talmente americani da essere consumati nella misura di 2 miliardi di libbre (445g circa) l’anno, che corrispondono a circa 20 miliardi di cetriolini, non male direi 🙂

5. I rughelach

via Cook’s Country

Ultimamente spopolano sulle riviste e su Instagram. Letteralmente, cornetti, sono dei biscotti con cream cheese nell’impasto, fatti a mezzaluna e farciti con frutta secca e confettura o, nella versione più moderna, Nutella. Sembra siano stati inventati in Austria per festeggiare la vittoria sui turchi, nella guerra Austro turca, tra il 1787 e il 1791.

6. Il seltzer

La popolare bevanda con le bollicine nacque come medicina per lo stomaco, ma presto venne venduta per le strade di NY. Alla fine dell’800, divenne molto diffusa aromatizzata con sciroppi e cioccolata e ed è alla base dell’egg crea, una bevanda analcolica a base di seltzer e sciroppo di cioccolata.

7. Hummus e falafel

Dei falafel vi ho parlato qui, mentre l’hummus è il re incontrastato dei buffet, dei compleanni e delle merende qui in south Florida. E’ una crema di ceci, aromatizzata con tahini, pasta di sesamo, e spesso con aglio caramellato, cipolla o peperoni arrostiti. Gli americani lo amano, perché è un healthy food molto gustoso e accompagnato con verdure crude e pane naan risolve spesso un pasto veloce.

8. I blinis

Sono crepes dolci, farcite di crema di formaggio simile alla farcitura della cheesecake e servite per colazione, nei brunch, cosparse di frutti di bosco sciroppati o di confettura. Sono molto interessanti e, visto che forse sono tra i piatti meno conosciuti, vi passo la ricetta, semmai vi venisse voglia di provare a fare un brunch Jewish style, con bagel, salmone e blinis.

Ingredienti per circa 12-15 crepes:

  • 3 uova
  • 1 cup (250ml) di latte
  • 2 cucchiai di olio
  • 3/4 cup (90g) di Farina setacciata
  • olio di semi per ungere la padella

Per il ripieno:

  • 450g di formaggio in fiocchi (cottage Cheese), come lo Jocca o 220g di Jocca e 220 di Philadelphia
  • 2 tuorli
  • 1/4 di cup (20-25g) di zucchero semolato
  • 2 cucchiai di succo di limone e, volendo scorza
  • 1 cucchiaio di olio di semi o un cucchiaio di burro

Mettere in un colino fitto il cottage cheese e far separare il liquido in eccesso per almeno mezz’ora.
Con una frusta, mescolare le uova, il latte e l’olio. Gradatamente aggiungere la farina, sciogliere tutti i grumi, accuratamente e lasciar riposare una mezz’ora.
Ungere con un pennello una padella di circa 20 cm di diametro e mettere due cucchiai di pastella nella padella calda. Dovrebbe risultare una crepe di circa 12 13 cm di diametro. Potete usare anche un porzionatore da gelato, in quel caso basterà una dose per ogni crepe. Far rassodare le crepe, aspettare che sia dorata sul fondo e metterla da parte, senza girarla dall’altro lato. Proseguire col resto delle crepes e lasciare da parte su un piatto.

In una ciotola, mescolare il cottage cheese (e eventualmente il philadelphia ), i tuorli, lo zucchero, il succo di limone e la scorza, se si usa, fino a che non è ben uniforme. Prendere una crepe, col lato cotto verso l’alto e riempire con circa due cucchiai di formaggio. Piegare i lati verso il centro e arrotolare la crepe a cannellone, cercando di fare un rotolo compatto.

A questo punto, potete congelare i blinis che non avete intenzione di mangiare subito.

Per consumarli, fateli scongelare completamente e proseguite come per quelli freschi.
Scaldate un cucchiaio di olio o una noce di burro in una padella e, quando è ben caldo, passateci il blinis fino a che l’esterno non è ben dorato.
Servire caldi o freddi, a piacere, cosparsi di frutti di bosco sciroppati, confettura di frutti rossi allungata con acqua o more sciroppate

Enjoy 🙂

NOTE

Se volte preparare i frutti di bosco sciroppati, mettete frutti di bosco congelati, circa 200g e due cucchiai abbondanti di zucchero, e cuocete fino ad avere un fondo un po’ addensato.

Se volete farne di più in una volta, è possibile metterli in una pirofila, cospargere con fiocchi di burro e infornare a 200°C per 20 minuti o fino a doratura.

Elena, Florida

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