Un anno e mezzo dopo essere approdata a San Francisco, sono diventata mamma full time. In quel periodo della mia vita, ho passato molto tempo nel parco del quartiere. Del resto, vivevamo in un piccolo appartamento a Noe Valley, un quartiere residenziale di San Francisco, chiamato anche Stroller Valley proprio perché è popolato di famiglie con bambini… e quindi di passeggini!
Lì, ho avuto modo di studiare un po’ le mamme americane.
Non ne avevo molte a disposizione, a dire la verità, perché le mamme americane generalmente tornano al lavoro molto presto, tre o quattro mesi al massimo dopo la nascita del bambino (mica perché lo vogliano, eh, ma perché la maternità qui è molto breve, se non quasi inesistente in molti casi).
Ad ogni modo, per tornare alle mamme americane, ho sempre fatto fatica ad interagire con loro lì San Francisco.
Arrivavano al parco a frotte, tutte vestite sportive, tutte organizzate, tutte pronte, col necessario nella borsa di Mary Poppins. Stavano al parco per 15-20 minuti al massimo e poi, alla velocità della luce, così com’erano arrivate, si volatilizzavano.
I miei tempi e la mia vita di allora non erano compatibili con quei ritmi così frenetici. Così le guardavo con un misto di ammirazione e sgomento.
Da mamma a tempo pieno, con un marito che lavorava in laboratorio tutto il giorno, io avevo tante ore a mia disposizione e avevo bisogno di impiegarle bene. Per me il parco costituiva quindi una sorta di àncora di salvezza, l’oasi nella quale trovavo aria fresca, sole e cielo blu e magari altri bambini che potevano interagire il mio primogenito. Per me il parco era il luogo in cui passavo LE ORE, dove vedevo sorgere e tramontare il sole! Esagero un po’, ma voglio farvi capire quanto diversa fosse all’epoca la mia prospettiva rispetto a quella delle mamme americane sempre di corsa.
Di conseguenza, ho legato molto con le mamme europee: francesi, turche, italiane… Con le mamme americane, ci ho provato un paio di volte, ma non ne è mai nato nulla. Estremamente legate alla loro schedule e alla routine loro e dei bambini, generalmente poco flessibili, con poco tempo da dedicare alle nuove conoscenze al parco, le mamme americane mi sono sempre risultate distanti. Distanti da quella che ero io, distanti dalla vita che vivevo io, distanti forse anche dal mio modo di pensare e di vivere la maternità.
Probabilmente da allora sono cambiata un bel po’ anch’io, ora ci tengo alla schedule e alla routine, ma al parco resto ancora un sacco di tempo. In questo post, ironico e divertente, vi racconto della mia visione delle mamme americane.
Fatemi sapere che cosa ne pensate! =)
Sabina, Living in California: That’s Culture Shock!
Impressioni sulle mamme americane
