Ho viaggiato molto negli Stati Uniti e ho avuto la grande fortuna di visitare molti parchi nazionali. Ognuno mi ha regalato innumerevoli emozioni: le rosse terre assolate e i canyon dell’Arizona e dello Utah, le montagne rocciose del Wyoming e del Montana, le scogliere a picco sull’Oceano del Maine, i deserti della Death Valley, le vette del Colorado, i boschi del Vermont, i crateri delle Hawaii.
Ma devo ammettere che un piccolo (non tanto piccolo in realtà) parco sicuramente molto meno gettonato dei suoi cugini, il Sequoia e Kings Canyon National Parks ha rapito il mio cuore. L’incontro con le sequoie, questi giganti secolari, è stato qualcosa di commovente.
Trovarsi al cospetto di esseri viventi che assistono alle nostre misere vite da migliaia di anni e che ancora saranno qui dopo di noi è incredibile. Accarezzare la loro corteccia, abbracciare il loro tronco enorme, entrare nel loro ventre accogliente, annusare il profumo del loro sottobosco, intravedere la loro chioma lassù, quasi sulle nuvole, vi assicuro, è un’esperienza senza paragoni. Il silenzio, i rumori della natura, la comunione con un habitat ancora intatto: qui tutto è davvero autentico, il flusso di turisti molto contenuto (soprattutto rispetto al vicino Yosemite National Park), la possibilità di sentirsi soli in mezzo alla natura incredibilmente concreta.
Potrete ammirare boschi incontaminati, ma anche un piccolo canyon sperduto, attraversato da un fiume impetuoso e rumoreggiante, angoli di pura bellezza poco conosciuti dal turismo di massa. Tantissimi sentieri da percorrere, incontri inattesi da vivere (con gli orsi!), incredibili panorami da ammirare in un silenzio irreale e meraviglioso.
Venite con me a scoprire come organizzare la visita al Sequoia e Kings Canyon National Parks, come ripartire le giornate e quali angoli non lasciarvi scappare. Sì, perché mai come adesso, riprendiamo in mano i nostri sogni e pensiamo al prossimo futuro. Fatto di bellissimi viaggi!
Chiara di Viaggiamondo.it