Cose dell’Altro Mondo!

Foto by Jarosław Kwoczała on Unsplash

Quando mi sono finalmente deciso a compiere il fatidico passo di trasferirmi negli USA, ho cercato di considerare ogni tipo di difficoltà che avrei potuto incontrare per soppesarlo assieme ai vantaggi, in modo da ponderare al massimo la mia drastica scelta.

Ho tentato di valutare tutti i contro, giuro, dalla lingua alla cultura diversa, dal cibo alieno alla moneta differente.

Alla fine, mi son detto, sono tutti ostacoli che in qualche modo supererò, e differenze a cui mi abituerò nel giro di un annetto al massimo. La parola d’ordine doveva essere: flessibilità!

Peccato che fuori dalla bilancia della Grande Decisione abbia dimenticato colpevolmente un aspetto che ho poi scoperto con estremo stupore non essere così banale. Evidentemente, è un punto della cui importanza non ci si rende bene conto fintanto che non ci si trova ad affrontarlo in loco, e perciò si sottovaluta.

Parlo del Sistema Internazionale di Misurazione. Ragazzi, si chiama proprio “Internazionale”. Questo aggettivo ingannevole ti fa credere che esso sia in vigore ovunque nel mondo, o perlomeno nei Paesi più sviluppati, tipo gli USA. Quindi, appurato che bene o male con la lingua ti arrabatti, col cibo ti arrangerai (dai, facciamo finta di sì), con la moneta ti abituerai, la cultura la assorbirai… fai le valigie e VAI!

In rosso, gli Stati in cui il sistema internazionale non è stato adottato come unico o principale sistema di misurazione: gli Stati Uniti d’America, la Liberia e la Birmania. [1]

Come no. Arrivato sul posto, ti ricordi che il sistema di misurazione americano è un tantino diverso, nonché astruso. Scopri, tra l’altro, che gli unici Stati nel mondo a non aver ancora aderito a quello internazionale sono solo tre: Liberia, Birmania e, appunto, USA.
Che combinazione!

Eccomi pertanto catapultato in una serie di esperienze fantozziane, descritte in questo post: La mia vita a stelle e strisce tra galloni, miglia e gradi Fahrenheit.

Buona lettura!

Pietro, Provenzano’s blog

Pubblicità

Pubblicato da pietroprovenzano

Scrittura, Comunicazione, Web: tre passioni che, ad un certo punto, sono diventate un lavoro (Web Content Manager/Copywriter), per conto di una web agency torinese, per la quale ho curato la parte SEO e SMO dei clienti, occupandomi di Social Media Strategy e costruzione di ecosistemi digitali. Ma la vita è sempre piena di sorprese, incontri inaspettati, circostanze impreviste, scelte giuste e scelte sbagliate. Sicché, impegnato tra un progetto e l'altro, ecco che ora mi ritrovo a vivere sull'altra sponda dell'Oceano Atlantico, a svolgere un lavoro totalmente diverso, nel campo della ristorazione. Una storia lunga. Talmente lunga, che ho deciso di raccontarla nel libro: "Tirati su, sei un budda anche tu", le cui vendite su Amazon.it stanno contribuendo ad aiutare un orfanotrofio del Nepal. Se volete saperne di più… Un cambiamento drastico, dunque. Ma come si può notare, è rimasta a farmi compagnia la mia prima passione, quella di sempre, che non mi abbandonerà mai: la scrittura :-)

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: