Memphis è una tappa imperdibile degli States per chi ama la musica.
Insieme a Chicago, Nashville e New Orleans, è una delle quattro città che si trovano quasi sullo stesso asse che va da nord a sud, un asse che delinea un magnifico itinerario della musica che racconta la storia del blues, del rock’n roll e del jazz.
Memphis, la città del Tennessee che sorge sulle sponde dell’immenso fiume Mississippi, è oggi legata inevitabilmente alla leggendaria figura di Elvis Presley, the King of Rock’n Roll, che attira milioni di visitatori ogni anno bramosi di accedere nella mitica Graceland, la residenza dove visse buona parte della sua vita.
Ma Memphis non è solo Elvis, i Sun Studios o l’animata Beale Street. C’è un altro luogo che deve essere assolutamente visitato ed è il National Civil Right Museum.
Sorto proprio a fianco del Lorraine Motel, diventato parte dello stesso museo, questo luogo è tristemente noto alla storia perché è qui, sul balcone della stanza 306 che il 4 aprile del 1968 veniva assassinato Martin Luther King, uomo simbolo della lotta dei diritti dei neri.
Il museo oltre ad essere la testimonianza di questo drammatico evento della storia americana, ripercorre al suo interno attraverso video, installazioni, documenti o ricostruzioni di altri eventi, il lungo e duro percorso di emancipazione dei diritti sociali dei neri.
Rivivrete uno dei discorsi più celebri della storia contemporanea: “I have a dream”, inneggiava Martin Luther King di fronte a decine di migliaia di persone a Washington.
O potrete salire su quell’autobus in cui Rosa Parks, altra paladina ed attivista del movimento dei diritti sociali, rifiutò di attenersi a quelle discriminanti regole razziali assurde.
La visita al museo sarà una lezione civica che farà riflettere non poco. Leggete il mio articolo “Lorraine Motel Memphis Visitare il National Civil Right Museum”
Silvia, Lost in food