Tra i ricordi più vividi che gli Americani riportano in patria, ci sono i nostri meravigliosi taglieri di salumi e formaggi, magari gustati nelle Langhe, o in un casolare in Toscana, o, ancora, in costiera – scegliete voi se ligure o amalfitana. Nei loro ricordi, non solo panorami mozzafiato, ma, soprattutto, i sapori corposi e complessi dei prodotti italiani (e Europei).
Scordatevi l’abbondanza di scelta presente anche nel più sfornito banco gastronomia del bel paese: al contrario, qui, anche il banco più bello e fornito, vi presenterà solo variazioni su due-tre temi. Per il prosciutto, potete trovare il cotto al miele, il cotto glassato, il cotto all’ananas, il cotto della foresta nera. Tutti dolci, sgrassati, monosapore. Poi c’è una varietà infinita di pollo e tacchino. Al curry, in salsa giapponese, alle erbe, al miele. In pratica: sempre lo stesso sapore. Vi va un po’ meglio se scegliete il roastbeef affettato. Nulla di simile a quello viscido che si trova nei banchi in Italia, questo è spesso prodotto dallo stesso supermercato o, se industriale, è davvero di ottima qualità e vi risolve una cena (da tenere in conto, in futuro, se decidete di prendervi qualcosa da mangiare in hotel per alleggerire i troppi pasti al ristorante: ottimo freddo, in un panino, è quanto di meglio si possa trovare al banco gastronomia).
Sì, certo, potete trovare anche “mortadella”, crudo, salamI, capIcollo… pagherete il prezzo di un Parma riserva per prodotti inferiori al peggior discount, ma questo, qui, vi sembrerà onesto 😀
Infine, quello che merita un cenno sono i grossi budelli contenenti gelatina e pezzi di non identificata carne, oppure simil wurstel da affettare poco appetibili. Passate oltre. Oppure passate di qua a raccontarmi come è andata, io davvero non ho il coraggio.
I formaggi
Dove a me va quasi bene, sono i formaggi. Facciamo una piccola premessa.
Io non mangio formaggio, a meno che non sia dolce e fuso. Quindi non amo formaggi freschi a crudo, né quelli stagionati, né piccanti. ll banco Americano, per me, è il paradiso – e questo dovrebbe darvi una misura della (vostra) tragedia. Io posso mangiare quasi qualunque cosa, con la sicurezza che il formaggio all’interno sarà insapore. E, credo che questo sia il motivo per cui gli americani restano estasiati dal formaggio italiano, che ha una propria struttura.
Qui puoi scegliere tra Cheddar, Americano, Fontina, Swiss, Mozzarella, Asiago e Provolone. Tutti accuratamente in forma di parallelepipedo a sezione 10×10, da affettare a macchina e tutti con lo stesso sapore. Quello che cambia è il colore, alcuni possono essere arancio, giallo o bianco. Se devo trovare loro un grosso pregio, quando fondono non lasciano acqua, quindi potete metterli nei toast o nei panini senza trovarvi il pane bagnato. Piccole gioie che, sicuramente, non compensano la mancanza di gusto. Però ci tenevo a dirvelo, soprattutto se siete fan di Tasty, Tastmade ecc (lo so benissimo che lo siete, anche se nessuno di voi lo ammetterà mai): buona parte delle ricette melty che presentano sul loro sito, sono quasi infattibili coi formaggi italiani, troppo pieni di acqua. Vi troverete con sfoglie e pizze affogate di liquido bollente, oppure barrette di formaggio impanato che schizza olio bollente ovunque. Col formaggio americano non succede e quello che viene fuori è esattamente quello che fanno vedere nei loro porn-food video!
A proposito. Se ordinate un TOAST, vi porteranno del pancarrè tostato, se siete fortunati con burro e marmellata, altrimenti semplice semplice. Se volete l’analogo del toast italiano, dovete ordinare un Grilled Cheese, ma anche in questo caso c’è un po’ di differenza, essendo senza il prosciutto. Da parte mia, vi consiglio di lasciarvi andare e ordinare piuttosto un Avocado toast, pane tostato, avocado spalmato, e, magari, un uovo in camicia.
Per quanto mi riguarda, dove possibile, sono passata all’autoproduzione. Mi faccio lo stracchino (anche se, per quello, bisogna partire da un inoculo di stracchino vero) e, soprattutto, una cagliata da usare come “ricotta”. So che viene bene anche il mascarpone, ma quello ancora non mi è servito (trovo un dignitoso sostituto da Trader’s Joe).
Vi confesso una cosa. Sono stata molti mesi, quasi un anno, prima di avvicinarmi a quel “meraviglioso” banco salumeria. E non (solo) per lo scarso appeal che lo circondava, ma perché ordinare al banco mi metteva davvero in soggezione. Soprattutto per le unità di misura. Non si chiede un etto, un etto e mezzo di prosciutto, ma una libbra (450g circa), mezza libra o un quarto di libbra. Una libbra sono 16 once, ma se chiedete 3 once (tipo un etto) vi guardano come alieni, provo a ipotizzare che le loro bilance siano tarate in libbre e non ci pensino nemmeno a fare la conversione per voi. Quindi, alla fine, mi ritrovo sempre con mezza libbra, cioè quasi 250g di roba, perché sembra che chiedere porzioni diverse li scompensi. Però, per ogni ordinazione che fai, l’addetta alla macchina ti fa assaggiare la prima fetta, per capire se è dello spessore adatto e se più ti aggrada. Insomma, anche nella gentilezza, l’imbarazzo a ordinare è sempre forte. 😀
La ricetta coast to coast: mac and cheese
Visto che si parla di formaggi, questa volta voglio condividere con voi uno dei piatti simbolo della cucina Americana. Quello che per loro è IL comfort food. Il Mac&Cheese. Per l’occasione, condivido con voi una ricetta “scientifica”, presa da The food Lab, di J. Kenji Lòpez-Alt, un libro molto interessante. L’unica particolarità, qui riduce il liquido utilizzando latte evaporato. Il latte evaporato è molto usato nella cucina sudamericana, è un latte non zuccherato un po’ più denso del latte normale. Ovviamente potete usare del latte normale, intero, magari mescolato con un po’ di panna liquida per dolci non zuccherata
Ultra-gooey Stove-top Mac’n’cheese (mac&cheese super filanti e cremosi cotti sul fornello)

Ingredienti
500g di pasta- potete usare le pipe, i cellentani, le caserecce,
una lattina di latte evaporato (o 400 ml di un mix di panna liquida e latte intero)
2 grosse uova
1 cucchiaino di salsa piccante (shiracha o quello che volte)
1 cucchiaino di senape in polvere (o una punta di senape normale)
500g di cheddar grattugiato (questo è imprescindibile, serve a dare il gusto e il colore. Ok, potete usare fontina, o asiago o fontal, o edam ma non sarà un mac&cheese)
250g di American Cheese grattuggiato (o fontina, o asiago)
1 cucchiaio di Maizena
115g di Burro tagliato in 4 pezzi.
Cuocete la pasta decisamente al dente, scolate e lasciate asciugare intanto che preparate la salsa.
Mescolate latte, salsa piccante, senape, e uova in una ciotola. In un’altra ciotola, mescolate il formaggio grattato con l’amido di mais.
Rimettete la pasta nella pentola, e, a calore basso, aggiungete il burro, mescolando finchè è sciolto.
Aggiungete il mix di latte e quello di formaggio, mescolando costantemente, finché il formaggio è ben fuso, e ricopre cremosamente la pasta. Assaggiate, regolate di sale e salsa piccante e servite immediatamente, coprendo con pancarrè tostato. Oppure, passate in forno sotto il grill per qualche minuto, come ho fatto io.
Enjoy it!
Varianti: potete aggiungere broccoli e cavolfiore, oppure prosciutto cotto e piselli. Non è un piatto light, le dosi sopra sono almeno per 8 persone. Anche se uno potrebbe mangiarne una pentola intera, ve lo sconsiglio, sono piuttosto pesanti da digerire 😀
Elena, Florida
Foto in apertura: Alice Donovan Rouse per Unsplash
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