Pensate di sapere bene l’inglese? Certo sarà anche così: nessuno lo mette in dubbio. Però succede un giorno, magari dopo anni in cui vivete negli Stati Uniti o parlate questa lingua, in cui non vedete la classica buccia di banana spiattellata sul marciapiede e vi ritrovate a gambe all’aria, dopo esservi pure fatti male, cadendo.
Come faccio a saperlo? Lo so perché mi capita ancora di fare errori, nonostante io abiti negli Stati Uniti da un bel po’ di anni. Magari non sono più ai livelli dei primi anni in cui era la pronuncia che mi faceva fare delle brutte figure! Negli anni ne ho dette di tutti i colori, alcune sono irripetibili… su altre ci rido, perché so di non essere la sola ad avere fatto delle brutte figure.
Immagino che tutti quelli che si cimentano in una lingua non loro, facciano errori! Non importa! Ce la mettiamo tutta. Sbagliamo? Va bene lo stesso: ci ridiamo su. Io ho il mio elenco personale di brutte figure legate alla pronuncia. Chi non le ha?
Ora però gli errori che mi capita ancora di fare sono più insidiosi. Sono quelli che si possono definire i “falsi amici”. Sono le parole che sembrano uguali alle italiane, ma non lo sono. Ne conoscete? Ve ne do una in anteprima, una di quelle usatissime dal presidente americano: tremendous, che non vuol dire tremendo, come terribile, orrendo come sarebbe in italiano, bensì ha solo connotati positivi come fantastico, strepitoso, enorme. Eppure come vi sentireste se qualcuno vi dicesse: “You did a tremendous job”? Ammettetelo, dovreste pensarci un attimo, prima di capire che vi hanno fatto un complimento.
Usare parole innocue in italiano e viceversa insultare qualcuno? Un incubo! Eppure può capitare.
Nei miei due post vi porto allora alla scoperta dei falsi amici nella lingua inglese e del loro indice di pericolosità. Perché ci sono errori in cui è meglio non incorrere. Vi ho incuriositi? Leggete qui la prima puntata e qui la seconda puntata e mi raccomando fatemi sapere se ne conoscete altri!
Claudia, Un’alessandrina in America
Una opinione su "Le bucce di banana della lingua inglese"