Una delle cose che amo di più di da quando vivo qui è il senso pratico e come questo viene messo in campo ogni giorno per fornire servizi efficienti e utili. Aggiungiamoci che il cliente è anche sempre trattato come un principe, come vi avevo già raccontato qui, ed ecco che spesso comprare o usufruire dei servizi offerti diventa veramente facile.
Si stanno diffondendo sempre più servizi come il pick up diretto in store, sia di piccoli acquisti fatti online piuttosto che dell’intera spesa. Comprate comodamente da casa e poi arrivate al negozio e qualcuno porta i vostri acquisti allo stallo del parcheggio o li trovate ad aspettarvi ad un desk dedicato nel negozio.
Oppure similmente potete riportare i vostri acquisti online in negozio. Se era cosa comune con tra il sito e negozio fisico dello stesso brand ora anche giganti della vendita online come Amazon offrono servizi simili in partnership con altri brand della grande distribuzione.
Tutti questi servizi se da un lato stanno avendo una forte spinta dall’altro sono spesso stigmatizzati. Impigriscono le persone, limitano i rapporti sociali, aumentano i consumi… e cosí via.
Io li adoro e invece penso che possano proprio essere un aiuto in senso opposto. Come sempre tutto dipende da come uno usa un servizio o un’opportunità che a sua disposizione.
Il tempo è una delle cose più preziose che abbiamo: soprattutto se non si è pigri. Poter “guadagnare”anche solo 2/3 ore a settimana può trasformarsi nella possibilità di una passeggiata al parco, tempo di qualità da dedicare a famiglia e amici. E si’ alle volte anche a godersi un poco di meritato relax…
Poi certo c’è chi magari ne abusa o sfrutta non nel modo migliore i benefici di questi servizi. Così come chi crea servizi bizzarri come vi racconto in questo post.
Valentina, Parole Sparse