Puerto Rico e le isole vergini spagnole: storia, cultura e la bellezza selvaggia dei Caraibi

Molti sanno di Puerto Rico che è uno dei territori appartenenti agli Stati Uniti “da qualche parte nei Caraibi” e forse che è il luogo natale di Ricky Martin e del cantante di Despacito… ma pochi conoscono la storia (non sempre felice), la ricca cultura e i tanti angoli incantati di questa isola -bistrattata da tutti coloro che l’hanno dominata, a partire dagli spagnoli e adesso, da più di un secolo, dagli USA. Gli americani infatti godono di questa relazione amministrativa particolare con PR che permette loro libertà di movimento (non è necessario infatti avere il passaporto per visitarla, a differenza di tutte le altre isole dei Caraibi) e ci vanno per spring break, grazie alle tariffe aeree veramente convenienti e le numerose rotte delle crociere che ci passano. Quasi mai però si avventurano al di fuori dei resort all inclusive sulla costa vicini a San Juan, ed è un vero peccato, perché Puerto Rico offre davvero molto, molto di più.

A partire proprio dalla capitale, il cui centro storico è uno dei più vecchi del Latino America e vero e proprio gioiello di arte e architettura coloniale. Potete infatti visitare la seicentesca Fortezza del Morro e il suo bellissimo parco – che tra le altre cose fa parte dei National Park degli Stati Uniti – o passeggiare fra le pittoresche calles di ciottoli dove si affacciano coloratissimi palazzi costruiti dagli spagnoli, sedi di molte gallerie d’arte e ottimi ristorantini. Oppure visitare la parte più recente di questa vivacissima città, che ospita anche un’importante università e molti musei e che è più elegante lungo la passeggiata del Condado e mano mano che ci si allontana da essa si fa più verace, soprattutto verso la popolare Santurce. Questa zona per esempio è piena di interessantissima street art, mentre la spiaggia dei Piñones ospita molti chioschi di buonissimo cibo locale, diventata famosa anche grazie ad Anthony Bourdain che le dedicò un episodio del suo leggendario “No Reservations”.

Da San Juan noi abbiamo affittato una macchina e abbiamo girato per una settimana tutta l’isola, passando per la splendida foresta pluviale di El Yunque (gita in giornata obbligatoria, anche se avete poco tempo: è davvero bellissima), l’osservatorio astronomico di Arecibo (quello del film Contact!), la costa occidentale di Rincón -paradiso dei surfisti e molto selvaggia- e infine il sud dell’isola dove ci sono uno degli altri luoghi storici più belli, il paesino di San Germán e la seconda città più grande di PR, Ponce. Infine, perché le spiagge già belle di Isabela, Seven Seas e Luquillo non ci bastavano, siamo anche andati a Culebra, paradiso caraibico a due ore di traghetto dalla costa orientale di Fajardo, che insieme a Vieques formano le “Spanish Virgin Islands”. Sono due isole poco conosciute (erano basi navali americane fino a pochi anni fa) e per questo sono davvero incontaminate. Scordatevi le comodità degli alberghi di lusso: queste isole solo adesso si stanno organizzando per accogliere i turisti (anche grazie alla pubblicità che gli ha fatto Tripadvisor, nominando Playa Flamenco a Culebra, la più bella del mondo nel 2015) ma se volete un mare meraviglioso ed un vero tuffo nel magico mondo caraibico spagnolo, con la sua musica e i suoi profumi, questo è il posto che fa per voi!

Qua il resoconto del nostro viaggio, con qualche consiglio pratico (in inglese).

Elisabetta Girardi

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